Sulla riforma pensioni l’Ocse ha veramente chiesto di non prorogare l’Opzione Donna? Perché c’è molta preoccupazione in Italia, da parte di molte lavoratrici, sul fatto che l’Opzione Donna nel 2022 non sia oggetto di proroga.
Vediamo allora, sulla riforma delle pensioni in Italia, cosa ha veramente detto l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Per prima cosa, tra le raccomandazioni dell’Ocse, c’è quella relativa al contenimento della spesa pensionistica. E questa, a conti fatti, non è di certo una novità.
Sulla riforma pensioni l’Ocse ha veramente chiesto di non prorogare l’Opzione Donna?
Inoltre, proprio sulla riforma pensioni, l’Ocse ha consigliato di lasciar decadere la quota 100. Ovverosia, di andare a scadenza del triennio sperimentale, al 31 dicembre del 2021. E di non procedere con il rinnovo della misura per il prossimo anno.
In effetti, l’orientamento del Governo italiano sembra essere proprio quello di non rinnovare la misura di pensionamento anticipato quota 100. Nonostante, sulla riforma pensioni, proprio ieri il leader della Lega Matteo Salvini abbia nuovamente dichiarato che si batterà per il rinnovo di quota 100. E, nello stesso tempo, pure per togliere il reddito di cittadinanza a tutti coloro che non hanno voglia di lavorare.
L’Opzione Donna nel 2022 ci sarà oppure no? Lo scenario più probabile
Inoltre, sulla riforma pensioni l’Ocse ha veramente chiesto di non prorogare l’Opzione Donna? La risposta è affermativa. In quanto l’Ocse ha consigliato di lasciar decadere pure l’Opzione Donna.
Dato che in Italia, secondo il parere dell’Organizzazione, è fondamentale tornare ad agganciare il sistema pensionistico all’età pensionabile. Correlata strettamente alla speranza di vita. Pur tuttavia, se il destino della quota 100 sembra essere segnato, in realtà ad oggi per Opzione Donna, sulla riforma pensioni, ci sono buone chances di conferma della misura anche per il 2022.
Vedremo presto, sulla riforma delle pensioni, se il Governo italiano guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi seguirà o meno le raccomandazioni dell’Ocse.