Sulle pensioni arriva il colpo dell’INPS, 350 euro in meno, ecco da dove nasce il taglio

Soldi da restituire all'INPS sulla pensione? Ecco un nuovo capitolo. Stavolta finiscono sotto la lente i bonus dei decreti Aiuti 2022.
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Soldi da restituire all'INPS sulla pensione? Ecco un nuovo capitolo. Stavolta finiscono sotto la lente i bonus dei decreti Aiuti 2022.
Foto © Investireoggi

Presto alcuni pensionati italiani avranno la triste sorpresa di trovarsi da 150 a 200 euro in meno sulle pensioni. Una cifra non certo irrisoria, che adesso arriva come un fulmine a ciel sereno. L’INPS non farà altro che riprendersi qualcosa che aveva dato ai pensionati qualche tempo fa, somme che evidentemente al pensionato non spettavano. Via alle trattenute sulle pensioni, pertanto, con buona pace dei pensionati che non potranno farci nulla.

Sulle pensioni arriva il colpo dell’INPS, 350 euro in meno, ecco da dove nasce il taglio

Nessuna falsa notizia e nessuna bufala: è tramite un comunicato ufficiale del 7 gennaio 2025 che l’INPS ha annunciato la chiusura delle attività di controllo su un bonus erogato anche ai pensionati nel 2022.

Si tratta di un bonus una tantum, concesso due volte grazie al decreto Aiuti prima e al decreto Aiuti ter poi.

Parliamo del sostegno economico introdotto con il decreto-legge n. 50 del 17 maggio 2022, cioè il già citato decreto Aiuti. Agli articoli 31 e 32 di quel decreto, quando al Ministero del Lavoro c’era il rappresentante del PD Andrea Orlando, venne stabilito che a lavoratori, pensionati e disoccupati con redditi fino a 35.000 euro venisse assegnato un bonus da 200 euro una tantum come sostegno economico anti-inflazione.

Un bonus erogato in automatico alla maggior parte dei pensionati e dipendenti e, previa domanda, a percettori di sussidi, badanti e così via. Nel decreto Aiuti ter, poi, il governo decise di erogare un nuovo bonus, sempre una tantum, stavolta da 150 euro e rivolto a chi aveva redditi fino a 20.000 euro.

Somme indebitamente percepite dai pensionati, ecco quando l’INPS recupererà il bonus

Come spesso accade, dopo aver erogato bonus e prestazioni, partono le verifiche. E c’è sempre qualcuno che ha percepito questi sostegni indebitamente e dovrà quindi restituirli. Ci sono pensionati che ora restituiranno i bonus da 200 e 150 euro del 2022.

Nello specifico dei pensionati, infatti, il bonus fu assegnato in base ai dati reddituali presenti nelle banche dati dell’INPS.

I redditi presi a riferimento erano quelli personali dei pensionati, imponibili ai fini IRPEF nell’anno 2021, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, per garantire i due bonus (da 150 e 200 euro) rispettivamente sotto le soglie di 20.000 e 35.000 euro.

Ecco chi adesso dovrà dare i soldi indietro di bonus

Chi, a seguito delle verifiche, risulta aver percepito un bonus non spettante, o entrambi i bonus non spettanti, dovrà restituirli. A partire dalla mensilità di giugno 2025, si procederà con tagli da 50 euro al mese. È ciò che, dopo i controlli dell’INPS, accadrà ad alcuni pensionati che risultano a debito, vale a dire con redditi a consuntivo più alti delle soglie prima menzionate. Sempre l’Istituto, nella sua comunicazione, fa sapere che sono già partite le comunicazioni di indebito ai pensionati interessati.

Perché somme erogate indebitamente ma che il pensionato non ha richiesto?

Ci sono quindi problemi in arrivo sulle due erogazioni del 2022. Ciò che fa discutere è il motivo per cui si siano erogate somme a chi non ne aveva diritto. In particolare, considerando i pensionati, nessuna domanda era necessaria da parte loro, poiché i bonus si erogavano in automatico. Il primo a luglio 2022, insieme alla quattordicesima mensilità per alcuni pensionati, e il secondo con il mese di novembre 2022.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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