Super Bonus Cashback, ecco la classifica al 14 luglio (nonostante lo stop)

La classifica del super bonus cashback riporta il numero minimo di transazioni necessarie per rientrare tra i primi 100 mila partecipanti.
3 anni fa
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Al 14 luglio (nonostante lo stop), la classifica del super bonus cashback continua a mutare. A tale data, rientrano tra i primi 100 mila partecipanti i soggetti che abbiano effettuato almeno 787 transazioni (in media quasi 4,34 acquisti al giorno). La classifica è visibile all’interno dell’app IO della pubblica amministrazione, la stessa utilizzata per partecipare al programma cashback. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Super Bonus Cashback

A partire dal 1° gennaio 2021, i primi 100 mila partecipanti al programma cashback che, nel singolo semestre di riferimento, totalizzino il maggior numero di transazioni con carte e app di pagamento, otterranno il cosiddetto “super bonus cashback”.

Si tratta di un premio pari a 1.500 euro, che sarà accreditato direttamente sul conto corrente del vincitore.

La classifica del super bonus cashback, visibile all’interno dell’app IO, sostanzialmente, riporta il numero minimo di transazioni necessarie per rientrare tra i primi 100 mila partecipanti.

La classifica aggiornata al 14 luglio

Secondo i dati aggiornati al 14 luglio 2021, rientrano tra i primi 100 mila partecipanti i soggetti che, a tale data, abbiano effettuato almeno 787 acquisti validi ai fini del programma; una media di circa 4,34 acquisti al giorno.

Super Bonus Cashback classifica 14 luglio
Super Bonus Cashback, classifica 14 luglio

Seppure si tratta di una classifica di fine periodo, essa potrebbe non essere quella definitiva.

La data di chiusura della classifica del super bonus cashback era stata fissata al 10 di luglio. Ad ogni modo, sull’app IO, è ancora presente il seguente messaggio:

“Stiamo aspettando di ricevere le ultime transazioni, per calcolare i rimborsi. Riceverai un messaggio quando l’operazione sarà conclusa”.

Il ritardo è da attribuirsi a molteplici cause. Innanzitutto, alcuni circuiti di pagamento non hanno ancora fornito a PagoPA i dati su tutte le transazioni. Inoltre, ed è forse questa la causa principale, PagoPa starebbe ancora ultimando il taglio delle operazioni effettuate dai cosiddetti furbetti del bonus cashback; cioè da quei soggetti che, sfruttando alcune “falle” di questa misura, sono riusciti a scalare la classifica in modo non legittimo.

 

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