Superbonus 110% con 3 cessioni del credito ma con multe ed anche il carcere, cosa cambia

Torna il sereno sul Superbonus 110% con 3 cessioni del credito. Ma con multe ed anche il carcere. Vediamo allora cosa cambia. E soprattutto, cosa si rischia e chi rischia.
3 anni fa
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Agevolazioni e bonus casa
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Torna il sereno sul Superbonus 110% con le 3 cessioni del credito. Ma con le multe ed anche con il carcere. Vediamo allora cosa cambia. Visto che sulla maxi-agevolazione 110, e sugli altri bonus edilizi, il divieto di cessioni multiple è scongiurato. Ma nello stesso tempo il Governo italiano, che è guidato dal premier Mario Draghi, contro le frodi non è di certo disposto a fare sconti.

Il Superbonus 110% con le 3 cessioni del credito può così ripartire. Ma la cessione dovrà avvenire in maniera tracciabile. E comunque solo nei confronti di banche e di intermediari finanziari.

Con la cessione che sarà accompagnata da un apposito codice identificativo. Così come è riportato in questo articolo.

Superbonus 110% con le 3 cessioni del credito. Ma con le multe ed anche con il carcere. Cosa cambia

Il Superbonus 110% con le 3 cessioni dovrebbe così permettere alle banche, a partire da quelle di piccole dimensioni, di riprendere ad accettare i bonus fiscali. Dopo che, invece, nei giorni scorsi i canali erano stati temporaneamente chiusi. Proprio al fine di acquisire chiarimenti. Che poi sono sfociate in novità legislative.

Nello stesso tempo, il Superbonus 110% riparte con le 3 cessioni del credito. Ma anche con multe ed anche il carcere. Con la figura che rischia in tal senso che è rappresentata dal tecnico abilitato. In accordo con quanto riportato dal TGCom24.

Multe ed anche il carcere, cosa cambia per le cessioni del credito in edilizia

In particolare, il Superbonus 110% riparte con le 3 cessioni del credito. Ma con multe ed anche il carcere come detto. In quanto il tecnico abilitato per le asseverazioni non potrà omettere informazioni rilevanti. O fornire informazioni false. Così come si rischiano sanzioni e la detenzione, in base alla gravità della violazione o del reato, quando per le spese incentivate sostenute l’attestazione della congruità è falsa.

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