Sono passati poco più di tre mesi dalla pubblicazione dei decreti attuativi relativi all’iniziativa Superbonus 110%. Unicredit ha fatto il punto con i rappresentanti di istituzioni, organizzazioni di categoria, esperti del settore e rappresentanti degli ordini professionali.
Lo scopo è condividere i meccanismi dell’agevolazione e approfondire gli aspetti normativi, le opportunità e il ruolo dei diversi attori coinvolti.
La banca – spiega una nota – ha fatto da apripista su tutte le possibilità offerte dall’iniziativa e a oggi rileva un forte interesse da parte della propria clientela.
- il 67% degli interventi è destinato alla riqualificazione energetica (sia rientranti nell’ambito del perimetro Superbonus 110% che non);
- il 16% degli interventi sono destinati alla riduzione del rischio sismico;
- l’8% è destinato al cosiddetto bonus facciate;
- il 9% è destinato ai lavori di ristrutturazione.
Superbonus 110%, credito d’imposta medio 113 mila euro
La media del credito d’imposta superbonus 110% cedibile per pratica è pari a circa 113 mila euro. Mentre il credito d’imposta cedibile più alto è pari 850 mila euro. Sul totale delle pratiche attualmente in valutazione circa l’88% hanno come beneficiario un privato. L’8% un condominio e la restante parte un’impresa.
Mentre attualmente la distribuzione geografica vede nel Nord Est il 43% del totale delle pratiche in valutazione dalla banca. Segue la Lombardia ed il Centro Nord con il 17%.
Il rinnovamento energetico per rilanciare il mercato
“Oggi – ha commentato Francesco Giordano, Co-ceo Commercial Banking Western Europe di UniCredit – è innegabile l’urgenza di una strategia nazionale di valorizzazione urbana mirata al rinnovamento energetico del parco immobiliare pubblico e privato ispirata a criteri innovativi e a sistemi di premialità coerenti con in principi dell’economia circolare, proprio come il Superbonus 110%.
Siamo convinti che, come banca, possiamo e dobbiamo favorire una maggiore accessibilità, capillarità e, dunque, incisività delle misure governative. Accompagnare un settore strategico come quello dell’edilizia, una leva forte dal punto di vista economico e sociale (pensiamo alle filiere, ai posti di lavoro), ci consente di dare un contributo sostanziale al rilancio economico e ambientale del nostro Paese”.
Superbonus 100% e cessione del credito
Le iniziative di Unicredit sul tema Superbonus 110% prevedono, per i condomini o persone fisiche (proprietarie di edifici unifamiliari o plurifamiliari autonomi e di seconde case) nonché soggetti del Terzo Settore detentori di immobili che vogliono avviare i lavori, la possibilità di acquisire il credito fiscale derivante dai lavori agli immobili che comportino un upgrade della classe energetica o un miglioramento degli standard sismici degli edifici, come previsto dalla normativa vigente.
Il cliente condominio/persona fisica, previa valutazione del merito creditizio, può richiedere pertanto un’apertura di credito. Fino a copertura del 100% degli interventi che danno diritto ai benefici fiscali. Con contestuale sottoscrizione di mandato alla cessione del credito d’imposta a stato avanzamento lavori o a fine lavori nei confronti della banca.
L’acquisto del credito viene effettuato al valore di 102 euro per ogni 110 euro. Destinando i proventi derivanti dalla cessione di tali crediti, diventati liquidi ed esigibili, alla riduzione-estinzione del finanziamento concesso.
Lo sconto in fattura
Un’altra opzione offerta da Unicredit permette ai Condomini e ai proprietari degli immobili di ottenere dall’impresa edile che svolge i lavori lo sconto in fattura. In questo caso l’azienda incaricata di eseguire i lavori di riqualificazione energetica e sismica degli edifici potrà richiedere a UniCredit, previa valutazione del merito creditizio, un’apertura di credito. Anche con il sostegno del Fondo Centrale di Garanzia, per anticipare i crediti futuri fino al 60% dell’importo degli interventi che danno diritto ai benefici fiscali.
In questo caso, l’acquisto del credito viene effettuato al valore di 100 euro per ogni 110 di credito fiscale. È comunque prevista la possibilità di cedere il credito fiscale anche in assenza del finanziamento ponte alle medesime condizioni.
Bonus casa e bonus facciate
Unicredit si rende inoltre disponibile ad acquistare anche i crediti fiscali rinvenienti da interventi non soggetti all’incentivo Superbonus 110%. Ma cedibili ex D.L. Rilancio, permettendo così ai committenti di tali lavori di riqualificazione l’incasso immediato di flussi di compensazione altrimenti realizzabili in 10 anni.
Più nel dettaglio sarà possibile, a fronte dell’apertura di linee di credito dedicate, cedere alla banca i crediti fiscali derivanti dal Bonus Casa (credito fiscale al 50%), dal Bonus Facciate (credito fiscale al 90%) e da tutti quegli interventi di riqualificazioni non eleggibili per il Superbonus 110%.