Sul superbonus 110% ditte lavori e proprietari case, ecco la trappola che mette tutti in fuorigioco. Perché è vero che le recenti modifiche normative, grazie al nuovo decreto Semplificazioni, hanno reso la maxi-agevolazione di Stato più accessibile. Questo, in particolare, con l’arrivo del nuovo modulo riguardante la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata (CILA) semplificata.
Ma in realtà a fronte di importanti novità, che possono far accelerare i lavori agevolati con il bonus 110, c’è un grosso problema da gestire che, peraltro, è di difficile soluzione.
Superbonus 110% ditte lavori e proprietari case, ecco la trappola che mette tutti in fuorigioco
Al riguardo l’ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili, è tornata di nuovo a lanciare l’allarme. Proprio sul caro delle materie prime in edilizia. Si tratta, nello specifico, di rincari che, tra l’altro, rendono difficile la fissazione da parte delle ditte dei preventivi. Proprio per avviare i lavori agevolati con il superbonus 110%.
In particolare, ci sono alcune materie prime in edilizia con i prezzi che sono palesemente fuori controllo. Dall’acciaio tondo per cemento armato al bitume. E passando per il legno ed il polietilene. Rincari choc, inoltre, si registrano pure per il rame e per il PVC.
Perché le ditte lavori edili e costruzioni sono in difficoltà con il rincaro delle materie prime
Dato che molti contratti, per il superbonus 110% ditte lavori, sono già chiusi, con l’aumento delle materie prime, a conclusione degli interventi, le imprese del settore rischiano una riduzione dei margini di profitto. Nei casi limite, tra l’altro, le ditte lavori non riescono nemmeno a recuperare le spese.
Quando gli interventi edilizi da realizzare sono di vasta portata. E, quindi, richiedono molto tempo dall’inizio e fino alla conclusione ed alla consegna dei lavori.