Superbonus 110: il Governo boccia la proroga, cosa succede adesso?

I soldi per il Superbonus 110% sono ormai terminati e il Governo non vuole rifinanziare tale misura. Il sistema ormai si è inceppato.
2 anni fa
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Proroga Superbonus 110%: come, quando e perché si rende davvero necessaria
Proroga Superbonus 110%: come, quando e perché si rende davvero necessaria

Secondo alcune agenzie stampa, durante la riunione tra la maggioranza e l’esecutivo alla Camera, avvenuta in questi giorni, il governo avrebbe ribadito il suo secco no al rifinanziamento del superbonus 110%. Come già detto alcuni giorni fa, le risorse stanziate per questa misura sono già state esaurite. Questo potrebbe portare ad un enorme problema per chi ha già iniziato i lavori. Se le imprese edili non riceveranno i soldi dalle banche, i lavori, inevitabilmente, si fermeranno.
Ad ogni modo, durante la riunione si sarebbe parlato anche di un’altra questione, ossia della possibilità di intervenire sul meccanismo delle cessioni per estenderle anche a soggetti diversi dalle banche.

Vediamo meglio di cosa si tratta.

Superbonus 110%, i fondi sono ormai finiti

Secondo l’ultimo report dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), sono già terminati i fondi stanzia per l’ormai famoso superbonus 100%. Il problema, a questo punto, è che i bonus prenotati sono già superiori alle risorse disponibili.
Al 31 maggio sono stati prenotati ben 33,7 miliardi di euro (33.712.733.098,52 euro), contro i 33,3 miliardi stanziati.
Come se non bastasse, il termine ultimo di presentazione delle domande è fissato al 30 giugno 2022, e fino alla fine dell’anno per gli edifici unifamiliari che al 30 settembre abbiano completato almeno il 30% dei lavori.
Per questo motivo si attendeva un rifinanziamento della misura, che, a quanto pare, non dovrebbe più arrivare.

Che cosa succede con la cessione del credito? Perché il meccanismo si è inceppato?

I soggetti che sostengono spese per gli interventi relativi ai bonus edilizi possono optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione spettante, per lo “sconto in fattura” oppure per la cessione del credito d’imposta.
Quest’ultimo strumento sembrerebbe essersi inceppato definitivamente. Molti istituito finanziari si sono già tirati indietro, decidendo di non concedere più tale credito. Così, ditte edili e clienti si stanno trovando in serissime difficolta.


Se le imprese non ricevono i fondi del superbonus 110%, ovviamente, i lavori si bloccano. La riunione di governo di questi giorni avrebbe dovuto risolvere questo inconveniente, ma, a quanto pare, il Governo serberebbe essere fermo sulle propria posizione, ossia quella di non rifinanziare tale misura. Ovviamente, vi terremo aggiornati sugli sviluppi di questa vicenda.

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