Superbonus 110%, i permessi da richiedere al Comune

Per i lavori che danno diritto a superbonus 110% sarà il tecnico che segue i lavori ad indirizzare il committente verso i permessi e le autorizzazioni da richieder al comune per la realizzazione dei lavori
4 anni fa
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Tutti ormai sanno che il superbonus 110% spetta per i c.d. interventi trainanti e quelli trainati. Sono interventi trainanti quelli relativi: alla realizzazione dell’isolamento termico sugli involucri (cappotto termico); alla sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni; alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti; a misure antisismiche.

Sono, invece, interventi trainati (così definiti perché rientrano nel superbonus 110% solo se realizzati congiuntamente ad uno o più di quelli trainanti): i lavori di efficientamento energetico (sostituzione infissi, ecc.); di installazione di impianti solari fotovoltaici; di installazione delle infrastrutture di ricarica elettrica.

Diversa è la documentazione da presentare per fruire del superbonus 110% e numerosa quella necessaria per poter optare, in luogo della detrazione fiscale, per lo sconto in fattura o per la cessione del credito (si pensi alla documentazione da presentare alla banca).

Ma quali, invece, i permessi da richiedere al comune?

Superbonus 110%: Cila, Scia o edilizia libera?

Per la realizzazione di opere edilizie occorre prestare massima attenzione ai permessi ed autorizzazioni che devono essere richiesti al comune di ubicazione degli immobili oggetto degli interventi. Su questo sarà il tecnico che segue i lavori (ingegnere, architetto, ecc.) ad indirizzare il committente e ad assisterlo negli adempimenti necessari.

In alcuni casi, ad esempio, è necessario presentare la c.d. CILA (Comunicazione inizio lavori), la quale entra in gioco in caso di opere di manutenzione straordinaria che non interessano le parti strutturali dell’edificio. Va presentata all’ufficio tecnico del comune (non ci sono oneri da pagare salvo eventuali diritti di segreteria richiesti dal comune, anche se non tutti gli enti locali lo prevedono). È necessaria la CILA ad esempio per la realizzazione delle pareti non portanti necessarie per la suddivisione dell’appartamento.

Occorre, invece, presentare la SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività), laddove gli interventi che si vanno a realizzare comportano una modifica strutturale dell’immobile (si pensi alla demolizione e ricostruzione, ecc.).

Ci sono poi interventi che possono essere realizzati in edilizia libera, ossia senza necessità di richiedere autorizzazioni o permessi al comune. Tra questi ad esempio vi rientra la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale.

Se, quindi, ad esempio si vuole sostituire l’impianto di climatizzazione invernale (intervento trainante) non sarà necessaria né la CILA né la SCIA.

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Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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