Superbonus diversificato tra prima e seconda casa, le ultime dal Governo Meloni

Niente più superbonus 110% e incentivi diversificarti tra prima e seconda casa e in base al reddito del richiedente.
2 anni fa
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meloni lavoro

Tra pochi giorni, Giorgia Meloni sarà chiamata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a formare un nuovo Governo. La Meloni, insieme ai suoi Ministri, dovrà in brevissimo tempo occuparsi della Legge di Bilancio 2023 e di tutte le misura in essa contenute. Tra i temi più importanti, di cui vi abbiamo già parlato, non possono mancare quelli del reddito di cittadinanza, stipendi, pensioni e, non da ultimo, quello dei bonus edilizi, a cominciare dal bonus 110%. La Meloni vorrebbe riformare l’intero sistema, eliminando il superbonus 110%.

Quest’ultimo strumento, ha spiegato la leader di Fratelli d’Italia, è stato la causa di enormi frodi e dell’aumento ingiustificato dei materiali.

In primo luogo, il governo dovrà intervenire per aiutare i cosiddetti “esodati del superbonus”, ossia le imprese e i cittadini con crediti fiscali e lavori bloccati. Successivamente, bisognerà rivedere l’intero sistema dei bonus edilizi, i quali non dovrebbero mai superare l’80% delle spese sostenute, indirizzando le agevolazioni prevalentemente verso la prima casa. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Governo Meloni: il Superbonus diverso tra prima e seconda casa

La Maxi detrazione presto potrebbe essere un lontano ricordo. Nei piani della Meloni, la probabile futura presidente del Consiglio dei ministri, c’è appunto il superamento del superbonus 110%, oltre che la riforma dell’intero istituto dei bonus edilizi. In una intervista di qualche giorno fa, la stessa leader di Fratelli d’Italia ha dichiarato che questi non dovrebbero mai superare l’80% delle spese sostenute.

Secondo le ultime indiscrezioni, pubblicate da Ansa.it, “il superbonus potrebbe lasciare spazio a una nuova deduzione al 60-70%. Bonus che potrebbe essere diversificato in base al reddito del beneficiario o al tipo di immobile oggetto dei lavori, più alta in caso di prima casa, più bassa per la seconda.

Al contempo, la Meloni ha dichiarato di voler ridurre e semplificare gli adempimenti previsti per accedere alle stesse agevolazioni.

Insomma, nel futuro sembra chiaro che non esisterà più un superbonus 110%.

In effetti, un incentivo così generoso ha portato a delle storture nell’intero mercato come l’aumento incontrollato dei prezzi degli stessi interventi, per non parlare delle miglia di truffe perpetrate in questi anni.

A breve, La Meloni dovrà fare i nomi della propria squadra di governo. La prima occasione utile per riformare i bonus edilizi e non solo è quella della legge di bilancio 2023, che, come sappiamo, dovrà essere presentata entro la fine dell’anno. A breve, dunque, conosceremo le sorti del superbonus 110% e di tutte le altre detrazioni sulla casa. Ovviamente, vi terremo aggiornati sugli sviluppi di questa vicenda.

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