L’ultima rilevazione dell’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha evidenziato un ulteriore incremento dell’impegno economico legato al superbonus edilizio.
A dicembre 2024, l’onere complessivo per lo Stato ha subito un incremento di 600 milioni di euro, raggiungendo così un totale di 124,181 miliardi di euro in detrazioni per gli interventi ultimati. Questo aggiornamento conferma l’impatto significativo del superbonus sul settore edilizio e sulle finanze pubbliche.
L’analisi dei dati aggiornati evidenzia un volume complessivo di investimenti pari a 119 miliardi di euro rientranti nel regime di detrazione, con il 95,7% dei lavori ormai completati. Tale percentuale equivale a 113,93 miliardi di euro di interventi ultimati, dimostrando l’efficacia della misura nel promuovere la riqualificazione del patrimonio edilizio nazionale.
Il quadro generale degli interventi edilizi
Le operazioni finanziate tramite il superbonus si distribuiscono tra diverse tipologie di edifici, con una prevalenza degli interventi su condomini. In particolare, sono stati registrati 135.486 cantieri condominiali, per un ammontare di investimenti agevolati pari a 79,8 miliardi di euro. Questa cifra rappresenta il 67,1% del totale delle somme ammesse a detrazione, mentre il tasso di completamento dei lavori nei condomini è pari al 94,4%.
Oltre ai condomini, il superbonus ha interessato un numero significativo di edifici unifamiliari. Nel dettaglio, le unità abitative indipendenti coinvolte sono 244.933, con detrazioni riconosciute per un totale di 27,91 miliardi di euro, corrispondenti al 23,4% del valore complessivo degli interventi agevolati. La misura ha avuto un impatto anche sulle unità immobiliari funzionalmente indipendenti, con 117.355 cantieri aperti.
Un dato particolare emerge dalla categoria dei castelli, per cui risultano registrati otto interventi. Anche se numericamente esiguo, questo dato sottolinea la varietà degli immobili coinvolti nelle operazioni di riqualificazione energetica ed edilizia.
Ricordiamo che la legge di bilancio 2025 ha previsto una nuova stretta per l’accesso al superbonus.
Superbonus: il valore medio degli investimenti per categoria
Oltre all’ammontare totale delle detrazioni concesse, l’ENEA ha fornito un’indicazione sui costi medi per ogni tipologia di immobile. L’analisi dei dati mostra una netta differenziazione degli importi medi tra le diverse categorie:
- condomini: il valore medio degli investimenti, incluse le spese non coperte dal beneficio fiscale, si attesta sui 594.697 euro;
- edifici unifamiliari: il costo medio dei lavori effettuati è pari a 117.150 euro;
- unità indipendenti: il valore medio delle opere di riqualificazione è di 98.248 euro;
- castelli: gli interventi su questi edifici di particolare valore storico e architettonico hanno comportato una spesa media di 242.212 euro.
Questi dati ENEA mettono in evidenza la diversità degli investimenti a seconda della tipologia edilizia, con i condomini che si confermano la categoria con la maggiore incidenza economica.
Riassumendo
- Incremento dei costi: a dicembre 2024, il superbonus ha raggiunto 124,181 miliardi di euro.
- Distribuzione degli interventi: 67,1% dei fondi ai condomini, 23,4% agli edifici unifamiliari, restante alle unità indipendenti.
- Valore medio investimenti: 594.697€ per condomini, 117.150€ per unifamiliari, 98.248€ per unità indipendenti.
- Impatto economico: ha favorito imprese edili e occupazione, ma solleva dubbi sulla sostenibilità finanziaria.
Questo è il modo ,come questo governo,si accanisce con il lavoratore ,che nono stante ha due bambine,al di sotto di dieci anni non riceverà il bonus, dell’anno precedente.. che senso ha.bella politica,di destra,poi si dice che c’è l’anno tutti con questo governo.pero per aumentare gli stipendi ai politici, non c’è nessun problema.cmplmenti..ero convinto che con questo governo,si cambiava .sono deluso….