Superbonus in 10 anni nel 730. Opportunità o trappola per il contribuente?

Per le spese 2022 il contribuente può scegliere di indicare il superbonus nel 730 in dieci rate annuali anziché 4
4 mesi fa
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Modello 730 e cartelle esattoriali
Foto © Investireoggi

Suddividere la detrazione superbonus nel 730 in 10 anni anziché in 4. Lo scorso anno, il Governo Meloni ha deciso di dare questa possibilità di scelta a chi, nel 2022, aveva ristrutturato la propria casa con il 110. Tali soggetti, per sfruttare il periodo di 10 anni, non avrebbero dovuto indicare nulla nella dichiarazione 2023, periodo d’imposta 2022. Infatti, la prima quota di spesa 110 dovrà essere indicata quest’anno. Nel 730/2024 o nel modello Redditi 2024.

Si tratta di una forzatura a livello procedurale, posto che essendo una spesa 2022, la prima quota di detrazione avrebbe dovuto essere indicata nella dichiarazione dello scorso anno.

A ogni modo, quest’anno potrà essere indicata la prima delle dieci quote annuali.

C’è da dire però che la scelta di suddividere l’agevolazione in 10 anni, allunga anche il periodo di tempo che il Fisco ha a disposizione per effettuare i controlli sui documenti relativi al 110.

Da qui, è lecito domandarsi se il superbonus in 10 anni sia un’opportunità o una trappola per il contribuente.

Il superbonus in 10 anni

La chance di detrarre in 10 anni il superbonus è prevista dal comma 8-quinquies dell’art.119 del DL 34/2020.

In particolare:

Per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 relativamente agli interventi di cui al presente articolo, la detrazione può essere ripartita, su opzione del contribuente, in dieci quote annuali di pari importo a partire dal periodo d’imposta 2023. L’opzione è irrevocabile. Essa è esercitata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2023. L’opzione è esercitabile a condizione che la rata di detrazione relativa al periodo d’imposta 2022 non sia stata indicata nella relativa dichiarazione dei redditi.

Nei fatti, nel 2023 il contribuente ha dovuto decidere se:

  • detrarre la prima rata di 4 delle spese superbonus 2022;
  • rimandare la detrazione alla dichiarazione 2024, periodo d’imposta 2023, suddividendo l’agevolazione in 10 rate, anziché 4.

Cosicché, chi ha optato per la seconda possibilità, quest’anno dovrà indicare la prima rata del Superbonus nel 730.

O nel modello Redditi. Si tratta di un’opzione irrevocabile.

La scelta andava effettuata lo scorso anno. Non indicando la spesa superbonus nella dichiarazione 2023.

L’intervento del DL 39

Attenzione a non confondere tale possibilità con l’obbligo introdotto dal DL 39/2024 decreto bonus edilizi. . Infatti, con tale decreto il Governo ha previsto che le detrazioni superbonus dovranno essere scaricate in dieci anni. 10 quote annuali di pari importo. La novità riguarda le spese sostenute dal 2024 in avanti.

Rimane tutto invariato per le detrazione riferite a spese 2023 e anni precedenti.

Nel complesso, rispetto al superbonus:

  • le spese dal 2024 in avanti potranno essere scaricate in 10 quote annuali;
  • le spese sostenute dal 1° luglio 2020 fino al 30 giugno 2022, in cinque quote annuali;
  • quelle sostenute dal 1° gennaio 2022 in quattro quote annuali.

Per le spese 2022 c’è la possibilità di detrarre in 10 anni, come detto nel primo paragrafo.

Superbonus in 10 anni nel 730. Opportunità o trappola per il contribuente?

Rispetto alla possibilità di detrarre la spesa superbonus 2022 in 10 anni è lecito chiedersi se si tratta di una trappola o di un’opportunità.

Ebbene, sicuramente tratta di una chance importante per chi ha poca capienza fiscale. Infatti, chi non ha optato per lo sconto in fattura o per la cessione del credito usa il superbonus sotto forma di detrazione. Ad abbattimento dell’Irpef dovuta in quello specifico anno di utilizzo della quota. Se non c’è abbastanza Irpef da pagare c’è il rischio che parte della rata della detrazione vada persa.

Infatti, la quota di detrazione che va oltre l’Irpef dovuta nell’anno N non può essere riportata all’anno N+1. Nei fatti è persa.

Ecco perché suddividere la detrazione in 10 anni, significa avere una quota di detrazione più piccola anno per anno. Con un rischio ridotto di perdere parte della detrazione.

Dunque in tali casi si tratta di un’opportunità.

 Attenzione però, non sono tutte rose e fiori. Infatti, c’è una trappola per quanto riguarda i controlli 110, con le novità riforma fiscale.

Di norma, il Fisco può attivare la propria attività di accertamento entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi. Per fare un esempio, i documenti della dichiarazione che presenteremo quest’anno andranno conservati fino al 31 dicembre 2029.

Dopo tale periodo è possibile buttare il 730.

Attenzione operò, in ipotesi di spese suddivise in più anni il periodo di 5 anni riguarda la singola rata. Cosicché laddove ci sono controlli sul superbonus anche rispetto all’ultima rata che evidenziamo irregolarità sull’agevolazione, questa può decadere anche con effetti sulle vecchie rate già indicate in dichiarazione.

A ogni modo, per le spese la cui detrazione è suddivisa in più anni, i Caf o i professionisti abilitati hanno l’onere di effettuare il controllo a ogni utilizzo della rata.

Dunque, il Superbonus in dieci anni per alcuni può essere un’opportunità per altri una trappola.

Riassumendo…

  • Per le spese 2022 il contribuente ha potuto scegliere di suddividere la detrazione superbonus nel 730 in 10 anni anziché in 4;
  • la prima rata di detrazione andrà indicata nella dichiarazione di quest’anno;
  • si tratta di una chance importante per chi ha poca capienza fiscale;
  • può essere una trappola perché si allungano i termini di controllo da parte del Fisco.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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