Dopo il contributo a fondo perduto superbonus 90% arriva un nuovo contributo per coloro che si sono avventurati in questo (martoriato) bonus edilizio. Un contributo, voluto dal legislatore con il nuovo decreto superbonus approvato nel Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2023 allo scopo di permettere la fine dei lavori per coloro che non sono riusciti a farlo entro la fine dell’anno che sta per chiudersi.
Si tratta di due misure che, tuttavia, si differenziano sia nelle finalità sia nei requisiti. Quindi, non è detto che chi abbia chiesto il fondo perduto già previsto non possa chiedere il nuovo.
Il vecchio contributo
Per spese sostenute nel periodo 1° gennaio 2023 – 31 ottobre 2023, il legislatore aveva previsto la possibilità di chiedere il fondo perduto superbonus 90%. Un contributo, con domanda che era da farsi entro il 31 ottobre 2023, richiedibile da coloro che avevano realizzato lavori ammessi alla detrazione fiscale e rispettavano tutti i seguenti requisiti
- titolarità di diritto di proprietà (o altro diritto reale di godimento) sull’immobile oggetto degli interventi;
- l’immobile doveva essere adibito a propria abitazione principale (quindi, la casa oggetto dei lavori doveva essere quella in cui il committente ha residenza e dimora abituale);
- reddito di riferimento 2022 (c.d. quoziente familiare) non sia superiore a 15.000 euro.
Il beneficio era destinato a ristorare i contribuenti a fronte della riduzione della percentuale di detrazione dal 110% al 90% per lavori fatti, nel 2023, su dette abitazioni. Un contributo fissato nella misura del 10% delle spese sostenute nel predetto periodo temporale (1° gennaio 2023 – 31 ottobre 2023). Previsto anche il limite massimo del beneficio a 9.600 euro.
Nuovo fondo perduto superbonus, destinatari e requisiti
Nel Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2023 è stato approvato il decreto salva superbonus. Un provvedimento che contiene diverse misure in favore di coloro che sono ancora alle prese con tale bonus edilizio e che non sono riusciti a ultimare i lavori per tempo.
Tra le misure adottate rientra un nuovo contributo finalizzato a consentire la conclusione dei cantieri “Superbonus” per coloro che non sono riusciti a farlo entro il 31 dicembre 2023.
- sarà riservato ai percettori di redditi inferiori a 15.000 euro;
- per spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024;
- è necessario aver raggiunto almeno un SAL 60% (stato avanzamento lavori) al 31 dicembre 2023;
- non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi.
Sarà erogato, nei limiti delle risorse disponibili, dall’Agenzia delle Entrate, secondo criteri e modalità da determinarsi con apposito decreto del Ministro dell’economia e delle finanze (MEF).
Riassumendo…
- il nuovo decreto superbonus prevede un contributo per consentire la fine dei lavori per chi non è riuscito
- il beneficio sarà destinato ai redditi bassi e per spese sostenute dal 1 gennaio 2024 al 31 ottobre 2024
- richiesto il rispetto del SAL 60% al 31 dicembre 2023
- le modalità attuative dovranno essere definite dal MEF.