Supermercati più o meno convenienti: perché lo stesso prodotto ha un prezzo diverso

Dal boom dei prodotti bio al motivo per cui un prodotto ha prezzi diversi in base al punto vendita.
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4 anni fa
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Sai a chi e cosa paghi quando fai la spesa?

Si parla spesso di supermercati convenienti e di prezzi che variano in base al punto vendita. Da una recente indagine di Altroconsumo sulle insegne meno care e più convenienti in cui fare la spesa, è emerso che sono aumentate le vendite del bio e che al Nord-Est si risparmia di più rispetto al Sud. Ma perchè il prezzo cambia?

Perché i prezzi variano per uno stesso prodotto?

In base all’inchiesta di Altroconsumo, era emerso che i prezzi oscillano anche del 250% in base al punto vendita.

Nella pratica significa che uno stesso prodotto ha prezzi molto diversi rispetto a dove è venduto. Sicuramente, un primo fattore spiegabile è quello delle promozioni. Ad incidere sono le offerte che ogni supermercato propone che può abbassare il prezzo, ma bisogna considerare anche l’indice di rotazione di un certo prodotto ossia il numero di volte che si rinnova sugli scaffali. Più il prodotto in questione si rinnova sugli scaffali meno ci sarà la necessità di far abbassare il prezzo. Un altro fattore da considerare è quella della concorrenza diretta, ossia le altre insegne della GDO o indiretta, gli store tradizionali. In tal senso se un supermercato ha nelle vicinanze un negozio che vende soprattutto ortofrutta farà in modo di creare promozioni su quei prodotti per attirare clienti. 

I discount restano al top ma non solo

Negli ultimi anni, in ogni caso, sono aumentate le vendite di prodotti bio. In ogni punto vendita si contano circa 900 referenze per un valore di 1.650 milioni all’anno, che comprendono non solo prodotti legati all’ortofrutta ma anche cosmetica. Non è un caso che ogni catena della GDO ha ormai vere e proprie linee di prodotti bio: da Esselunga Bio, a Amo Essere Biologico di Eurospin fino a Bio Organic di Lidl. Dall’indagine era emerso anche che le insegne straniere nel nostro paese hanno subito una crisi non indifferente, basti pensare al caso Auchan, che ha venduto gli spazi a Conad.

I motivi vanno ricercati nel fatto che gli italiani sono esigenti nel food ma anche la concorrenza dei competitor nazionali ha una sua rilevanza. 

I discount continuano a primeggiare in fatto di convenienza. Catene come Aldi, Eurospin, MD e Penny si confermano le migliori per trovare prezzi bassi ma un ruolo importante ce l’hanno anche marche d’insegna come Conad, Dok, Ipercoop e Super A&O. Il loro punto forte è la produzione che avviene negli stabilimenti dei big. 

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