Il Reddito di Cittadinanza ormai è una misura del passato. Infatti, è stato sostituito da ben due misure di contrasto alla povertà. Una, piuttosto simile alla precedente, è l’Assegno di Inclusione. L’altra, completamente differente, si chiama Supporto Formazione e Lavoro. Sono due misure indirizzate a due differenti platee di beneficiari: la prima per i cosiddetti fragili, l’altra per gli attivabili al lavoro. Oggi analizziamo la seconda, che è anche quella che presenta maggiori difficoltà per entrare effettivamente nel sussidio e iniziare a percepire i soldi previsti.
“Salve, sono Michele e volevo chiedervi se potete darmi una mano nel completare la procedura del Supporto Formazione e Lavoro. Ho presentato domanda di sussidio, mi sono iscritto al PAD, alla piattaforma SIISL, ho inserito il mio curriculum e adesso ho ricevuto l’accoglimento della mia domanda. Come devo procedere adesso?”
Supporto Formazione e Lavoro, ecco come fare a prendere finalmente i 350 euro al mese
L’Assegno di Inclusione è una misura destinata esclusivamente a chi è vulnerabile. In una famiglia ci deve essere almeno un soggetto considerato vulnerabile che rientri tra i seguenti:
- over 60
- under 18
- invalidi al 67% almeno
- soggetti presi in carico dai servizi sociali e sanitari
- soggetti con carichi di cura
L’Assegno di Inclusione viene incassato semplicemente presentando domanda, iscrivendosi alla piattaforma SIISL e sottoscrivendo il patto di attivazione digitale (PAD). È sufficiente prendere contatto con il servizio sociale entro 120 giorni dalla domanda e poi ogni 90 giorni. Niente di particolare, quindi.
Diverso è il caso del Supporto Formazione e Lavoro, che invece presuppone prima l’attivazione dei percorsi di ricollocazione lavorativa. Solo dopo si percepiscono i soldi spettanti, che tra l’altro sono inferiori rispetto a quelli dell’Assegno di Inclusione. Infatti, mentre per l’ADI l’importo parte da 500 euro al mese, per il Supporto Formazione e Lavoro è fisso a 350 euro al mese.
SFL, come funziona il sussidio
Per il Supporto Formazione e Lavoro bisogna rifarsi alle varie circolari INPS in materia.
Il Supporto Formazione e Lavoro è richiedibile dal 1° settembre 2023. Infatti, fu la prima misura introdotta a parziale blocco del Reddito di Cittadinanza. A settembre 2023 venne bloccato il Reddito di Cittadinanza a quei nuclei familiari che lo percepivano e che avevano al loro interno esclusivamente soggetti attivabili al lavoro.
Il Supporto Formazione e Lavoro è una misura finalizzata all’attivazione al lavoro, ecco perché è differente dal tipico sussidio cui erano abituati coloro che prendevano il Reddito di Cittadinanza. Si possono percepire i soldi solo a seguito della partecipazione a progetti formativi, di qualificazione e riqualificazione professionale.
Favorire l’attivazione nel mondo del lavoro, questo l’obiettivo che si prefigge il Supporto Formazione e Lavoro. I beneficiari sono i soggetti con un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, che non hanno nessuna delle condizioni utili all’Assegno di Inclusione. Basta avere un ISEE familiare non superiore a 6.000 euro e un reddito non superiore a 6.000 euro. Dopo la presentazione della domanda, gli interessati devono iscriversi alla piattaforma SIISL, sottoscrivere il PAD e inserire il curriculum. Esattamente ciò che ha fatto il nostro lettore, a cui l’INPS adesso ha accettato la domanda.
Cosa accade dopo l’accettazione della domanda di Supporto Formazione e Lavoro
Dopo la domanda, la sottoscrizione del PAD e l’iscrizione alla piattaforma SIISL, con la redazione del curriculum l’interessato non fa altro che dare la sua disponibilità allo svolgimento di un’attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di attivazione lavorativa. In effetti, gli interessati devono indicare, in sede di domanda, almeno tre Uffici di Collocamento o Agenzie per il Lavoro, a cui demandare il compito di avviare i percorsi di attivazione lavorativa e di nuova inclusione nel mondo del lavoro.
Saranno queste Agenzie a convocare l’interessato per la sottoscrizione del patto di servizio personalizzato. Così la procedura, dopo l’accoglimento della domanda, è completata. L’interessato potrà anche verificare sulla piattaforma SIISL eventuali corsi e attività in fase di attivazione per iscriversi autonomamente. La partecipazione a queste iniziative è fondamentale, così come il corretto espletamento delle procedure, sia preventive all’accettazione dell’istanza da parte dell’INPS, sia successive. Solo dopo l’attivazione delle iniziative destinate al diretto interessato, quest’ultimo inizierà a ricevere i pagamenti mensili del sussidio, che come detto è di 350 euro al mese, erogato con bonifico domiciliato presso gli sportelli di Poste Italiane, o tramite accredito su conto corrente per chi ne ha uno (inserendo l’IBAN in domanda) o su libretto postale.
Ecco gli obblighi di chi beneficia del Supporto Formazione e Lavoro
Va ricordato che per il Supporto Formazione e Lavoro, oltre alla partecipazione alle iniziative predisposte dai Centri per l’Impiego, è obbligatorio accettare le eventuali proposte lavorative sopraggiunte.
Si tratta delle famose proposte congrue, ovvero offerte di un posto di lavoro con contratto a tempo indeterminato, sia full-time che part-time, purché non inferiore al 60% dell’orario full-time. E, soprattutto, con una retribuzione non più bassa dei minimi salariali previsti dal CCNL del settore da cui proviene la proposta. Può essere ritenuta congrua anche un’offerta di lavoro precario e interinale, ovvero con contratto di somministrazione. Ma in questo caso vigono le regole della distanza dal luogo di residenza del beneficiario. Con il lavoro a tempo determinato, il diretto interessato è obbligato ad accettare l’offerta a condizione che l’attività sia distante da casa sua non più di 80 Km e raggiungibile in due ore al massimo utilizzando i mezzi di trasporto pubblici.
L’ SFL è stata una grande presa in giro per tutti. Oltre ad essere prevista la possibilità di poterlo richiedere due volte e poi tolta improvvisamente dal governo, molti dei percettori del 2023 erano iscritti ai corsi che non dono mai iniziati nonostante i fondi del PNRR che erano previsti. Ora arriva la presa in giro SIILS anche per chi percepisce la Naspi. Questo sistema fa acqua dappertutto ed è un Calderone di fallimento del governo: senza lavoro, over 40 e 50 rimasti senza nulla, occupazione solo per under 35 se va bene. Risultato: un governo che mette in stato di indigenza il suo popolo riducendolo alla disoccupazione forzata involontaria. Dimettetevi!