Con il taglio dei tassi di interesse deciso e annunciato ieri dalla Banca Centrale Europea (BCE), prestiti e mutui diventeranno ancora meno cari sin dalle prossime settimane. E’ una buona notizia per le famiglie esposte verso le banche, specie se a tasso variabile. Molte si staranno chiedendo se non sia arrivato il momento di chiedere la surroga del mutuo. Parliamo di coloro che ne hanno acceso uno a tasso fisso di recente, cioè pagando interessi più elevati di quelli attualmente vigenti sul mercato.
Tassi in calo nell’ultimo anno
In meno di otto mesi, il costo del denaro è sceso dell’1,25%. E può fare la differenza per un bilancio familiare. Secondo l’Associazione bancaria italiana, a dicembre il tasso medio praticato sui nuovi mutui ipotecari è stato del 3,10% contro il 4,42% di un anno prima.
Le offerte si sono adeguate velocemente alle mutate condizioni monetarie. Dunque, è già tempo di surroga del mutuo?
L’operazione consiste nel rottamare il finanziamento in corso con uno per gli stessi importo e durata, ma a condizioni più favorevoli. Conviene, com’è ovvio, chiedere alla propria banca o ad un’altra, nel caso in cui la prima si mostrasse indisponibile, quando i tassi hanno raggiunto verosimilmente livelli minimi. Monitorando le aspettative del mercato, ci accorgiamo che l’Euribor a 3 mesi scenderebbe ad un minimo di poco superiore al 2% a novembre di quest’anno dal 2,61% attuale.
Mutuo a tasso fisso
All’Euribor sono legati i mutui a tasso variabile. Dunque, dovremmo aspettarci che questa tipologia di finanziamento sarà meno cara nei prossimi mesi fino a prevedere il pagamento di una rata con interessi ai minimi verso la fine di quest’anno. Ma qui la surroga del mutuo non c’entra.
Serve semplicemente attendere che i tassi scendano, a meno che non si voglia optare per il mutuo a tasso fisso. E proprio per quest’ultimo che si pone il problema: quando rottamarlo? Va da sé che se lo avete acceso fino al 2022, quando le condizioni di mercato erano nettamente più favorevoli di quelle odierne (specie nella prima parte), difficilmente dovreste trovare offerte migliori.
In media, un mutuo italiano dura tra 20 e 25 anni. E quello a tasso fisso è agganciato all’Eurirs, che è un tasso a sua volta legato alle aspettative d’inflazione. Quando la BCE iniziò a tagliare i tassi nel giugno scorso, l’Eurirs a 25 anni viaggiava sopra il 2,60%. Oggi, risulta appena sotto il 2,40%. Non c’è stato alcun tracollo. C’è da dire, però, che nell’ottobre del 2023 era arrivato ad un massimo del 3,33%. Da allora, il calo è stato maggiore. Il mercato aveva scontato in anticipo le mosse della BCE.
Surroga del mutuo dopo l’estate?
Ad inizio dicembre, l’Eurirs a 25 anni era sceso sotto il 2%. Da allora è tornato a salire sul timore dei mercati per l’inflazione. Sembra, quindi, che la surroga del mutuo per il momento non sia affatto conveniente. Si dovrebbe attendere qualche altro mese prima di andare in banca, magari il tempo che la BCE tagli i tassi fino al tasso “neutrale” del 2% (entro l’estate?) e che l’inflazione nell’Eurozona si stabilizzi sotto tale livello.
E magari anche le incertezze legate alla geopolitica verranno parzialmente meno. Anche solo tornando ai numeri di due mesi fa, gli interessi del nuovo mutuo a tasso fisso sarebbero meno alti di oggi di quasi mezzo punto percentuale.