Come si effettua il calcolo della tabella millesimale
La determinazione dei valori è un’operazione tecnica, che deve essere compiuta misurando la superficie reale di ogni unità immobiliare e ragguagliandola, in millesimi, al volume totale dell’edificio. Restano escluse dal calcolo parti esterne al fabbricato e non edificate (esempio i giardini). Nell’accertamento dei valori non si tiene conto dello stato di manutenzione di ciascun piano o porzione di piano. Il calcolo, di solito, viene fatto moltiplicando la superficie reale dell’appartamento per dei coefficienti di riduzione (o in qualche caso di aumento) che modificano i metri quadri in funzione dell’effettivo utilizzo della superficie dell’appartamento.
- Coefficiente di destinazione;
- Coefficiente di piano;
- Coefficiente di orientamento;
- Coefficiente di prospetto;
- Coefficiente di luminosità.
Due appartamenti, anche se posti nello stesso stabile e della stessa superficie, difficilmente avranno valori millesimali uguali: bisognerà valutare il taglio dell’appartamento, la posizione, l’orientamento e tutti gli altri fattori.
Modifiche alle tabelle millesimali
La legge stabilisce che le tabelle millesimali possano essere modificate o rettificate soltanto se vi è l’unanimità di tutti i condomini. Le modifiche e rettifiche, anche nell’interesse di uno solo dei condomini, possono essere però effettuate dall’assemblea con la maggioranza degli intervenuti all’assemblea che rappresentino almeno la metà del valore dell’edificio quando:
- risulta che le tabelle attuali sono conseguenza di un errore;
- sono cambiate le condizioni di una parte dell’edificio (a causa di una sopraelevazione, di incremento di superfici o incremento/diminuzione di unità abitative) e ciò ha causato una alterazione del valore proporzionale dell’unità immobiliare anche di un solo condomino superiore ad 1/5.
Se l’assemblea non provvede alla rettifica nonostante sussistano i presupposti il condomino interessato potrà rivolgersi al Giudice civile per essere tutelato.