Taglio alle detrazioni Irpef 2025. Come funziona per i bonus edilizi (quesito)?

l taglio alle detrazioni Irpef coinvolge anche i bonus edilizi, con variazioni basate sull'anno di sostenimento della spesa
9 ore fa
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730 ristrutturazione edilizia

La Legge di Bilancio 2025 introduce un taglio alle detrazioni IRPEF per i contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro, influenzando anche i bonus edilizi.

Le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024 continueranno a beneficiare delle detrazioni secondo le normative precedenti, mentre quelle effettuate dal 1° gennaio 2025 saranno soggette alle nuove limitazioni.

In particolare, per redditi oltre 75.000 euro, il tetto massimo complessivo delle spese detraibili annualmente sarà ridotto, con importi che variano in base al numero di figli a carico.

A tal proposito in redazione di Investire Oggi è arrivato un quesito molto interessante in merito.

“Buongiorno, a dicembre 2024 ho avviato dei lavori di ristrutturazione dell’immobile in cui vivo con la mia famiglia. I lavori sono ancora in corso. Al 31 dicembre ho sostenuto spese per 25.000 euro. Conto di pagarne altrettanto nel prossimo mese fino alla conclusione dei lavori. Nel mio caso specifico come dovrà essere applicato il nuovo taglio alle detrazioni previsto nella L. di bilancio 2025 ipotizzando un reddito di 82.000 euro?”

Il taglio alle detrazioni Irpef nella Legge di bilancio 2025

A partire dal 2025, per i contribuenti con redditi complessivi superiori a 75.000 euro, viene introdotto un tetto massimo alle spese detraibili.

In particolare:

  • 14.000 euro di spese detraibili per redditi oltre 75.000 euro;
  • 8.000 euro di spese detraibili per redditi oltre 100.000 euro.

Questi importi devono essere moltiplicati per specifici coefficienti, determinati in base al numero di figli a carico nel nucleo familiare:

  • 0,50: nessun figlio a carico;
  • 0,70: un figlio a carico;
  • 0,85: due figli a carico;
  • 1,00: più di due figli a carico o almeno un figlio con disabilità accertata.

Ad esempio, un contribuente con un reddito di 82.000 euro e un figlio a carico potrà detrarre spese fino a 9.800 euro (14.000 € x 0,70).

A ogni modo sono esclusi dal computo dell’ammontare complessivo degli oneri e delle spese, effettuato ai fini dell’applicazione del suddetto limite  i seguenti oneri e le seguenti spese:

  • le spese sanitarie detraibili ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lettera c);
  • le somme investite nelle start-up innovative, detraibili ai sensi degli articoli 29 e 29-bis del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221;
  • le somme investite nelle piccole e medie imprese innovative, detraibili ai sensi dell’articolo 4, commi 9, seconda parte, e 9-ter, del decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 3, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2015, n. 33.

Alcune spese non si potranno scaricare nel 2025.

Taglio alle detrazioni Irpef 2025. Come funziona per i bonus edilizi?

Le nuove regole interessano anche i bonus edilizi, inclusi quelli legati alle ristrutturazioni.

Per i contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro, le spese per interventi edilizi effettuate entro il 31 dicembre 2024 continueranno a rientrare nelle detrazioni previste dalle normative attuali. Al contrario, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2025, verranno applicati i nuovi limiti complessivi, riducendo di fatto l’importo detraibile per questi interventi.

Questo perché il c.4 del nuovo art.16-ter del TUIR sulle detrazioni Irpef dispone che:

Ai fini del computo dell’ammontare complessivo degli oneri e delle spese di cui al comma 1 del presente articolo, per le spese detraibili ai sensi dell’articolo 16-bis ovvero di altre disposizioni normative, la cui detrazione è ripartita in più annualità, rilevano le rate di spesa riferite a ciascun anno. Sono comunque esclusi dal predetto computo gli oneri detraibili ai sensi dell’articolo 15, commi 1, lettere a) e b), e 1-ter, sostenuti in dipendenza di prestiti o mutui contratti fino al 31 dicembre 2024, i premi di assicurazione detraibili ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lettere f) e f-bis), sostenuti in dipendenza di contratti stipulati fino al 31 dicembre 2024 nonché le rate delle spese detraibili ai sensi dell’articolo 16-bis ovvero di altre disposizioni normative, sostenute fino al 31 dicembre 2024.

Per essere più precisi, rapportando tali indicazioni ai bonus edilizi e al bonus ristrutturazione come da quesito:

  • per le spese sostenute dal 1° gennaio 2025 concorrono al limite di spesa detraibile (14.000 o 8.000 euro da moltiplicare per i coefficienti sopra individuati) le rate di spesa riferite a ciascun anno;
  • per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024 invece le rate di spesa non concorreranno al limite detraibile.

Il caso del nostro lettore

Nel caso specifico del lettore le 10 rate di spesa sostenuta fino al 31 dicembre (25.000/10) non concorreranno alla verifica della spesa massima detraibile rispetto al periodo d’imposta 2024 e nei 9 successivi (la ristrutturazione si detrae in 10 anni); per le spese sostenute nel 2025, le 10 rate di spesa detraibile invece concorreranno ognuna alla verifica del limite di spesa detraibile in ogni anno in cui sono detratte.

Ipotizziamo che nel 2025 il contribuente con un reddito di 82.000 euro abbia sostenuto spese per ristrutturazione pari a 25.000 euro; spese sanitarie per 10.000, spese per istruzione universitaria pari a 5.000.

Il conteggio ai fini della verifica del limite di spesa detraibile nel periodo d’imposta 2025 che nel caso specifico non potrà essere superiore a a 9.800 euro (14.000 € x 0,70-vedi 1° pr) sarà così effettuato:

  • 2500 euro di spese di ristrutturazione ossia 1° rata di spesa detraibile(25.000/10);
  • 10.000 euro di spese sanitarie;
  • 5.000 euro di spese universitarie.

Il contribuente supera il limite massimo di spesa detraibile: non potrà andare oltre le 9.800 euro. Le singole detrazioni spettanti saranno calcolate sulla base delle relativa disciplina di riferimento. Ad esempio le spese sanitarie al 19%, stessa cosa dicasi per quelle universitarie, ecc.

Gli applicativi per la predisposizione e l’invio della dichiarazione dei redditi dovranno essere aggiornati alle nuove regole previste per le detrazioni.

Riassumendo…

  • Taglio alle detrazioni IRPEF: dal 2025, limite massimo di spese detraibili annuali: 14.000 euro sopra 75.000 euro e 8.000 euro sopra 100.000 euro.
  • Coefficiente per figli a carico: il tetto va rapportato ai figli a carico (es. 0,70 per un figlio, 1,00 per più di due o figli disabili).
  • Esclusioni: spese sanitarie e investimenti in start-up o PMI innovative non sono soggetti ai limiti.
  • Bonus edilizi: spese fino al 2024 non rientrano nei nuovi limiti, quelle dal 2025 sì.
  • Rate annuali: le rate pre-2025 non concorrono ai limiti, mentre quelle post-2025 sì.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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