Non si tratta di una semplice proroga ma dell’effettivo taglio del pagamento del saldo Irap 2019 e dell’acconto 2020 in scadenza il 16 giugno prossimo, un modo indiretto di dare liquidità alle imprese in difficoltà economica a causa dell’emergenza sanitaria del coronavirus e dei suoi inevitabili effetti negativi sull’economia del nostro Paese.
Vediamo meglio di cosa si tratta.
Irap, a giugno non si paga
La rata dell’Irap di giugno (acconto e saldo) per quest’anno è stata definitivamente cancellata.
Come evidenziato nella relazione illustrativa del decreto: “In considerazione della situazione di crisi connessa all’emergenza epidemiologica da Covid-19, le imprese con un volume di ricavi non superiore a 250 milioni, e i lavoratori autonomi, con un corrispondente volume di compensi, non sono tenuti al versamento dell’Irap dovuta per il 2019 né della prima rata, pari al 40% dell’acconto dell’Irap dovuta per il 2020. Rimane fermo l’obbligo di versamento degli acconti per il periodo di imposta 2019. L’applicazione della norma è esclusa per le banche e gli altri enti e società finanziari nonché per le imprese di assicurazione, le amministrazioni e gli enti pubblici”.
Decreto rilancio e taglio irap
Secondo quanto previsto dal Decreto Rilancio, dunque, le imprese con un volume di ricavi non superiore a 250 milioni, e i lavoratori autonomi, con un corrispondente volume di compensi, non sono tenuti:
- al versamento del saldo dell’Irap relativo al periodo di imposta 2019;
- al versamento del primo acconto Irap per l’anno d’imposta 2020.
Per godere del beneficio, il contribuente dovrà semplicemente astenersi dal farlo, non sono necessarie ulteriori azioni.
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