Taglio sulle detrazioni Irpef. Come si calcola(circolare n° 2 Agenzia delle entrate)?

La riforma fiscale prevede un taglio di 260 euro sulle detrazioni Irpef, la novità riguarda il solo periodo d'imposta 2024
11 mesi fa
2 minuti di lettura
Foto © Licenze Creative Commons

La riforma fiscale, con il D.Lgs 216/2023, ha previsto un nuovo taglio alle detrazioni Irpef. Per i redditi più alti,  rispetto al periodo d’imposta 2024 è previsto un taglio di 260 euro sulle detrazioni.  Questo abbattimento serve per finanziare l’accorpamento dei primi due scaglioni Irpef. Infatti, con lo stesso decreto il primo scaglione di reddito è stato innalzato a 28.000 euro a parità di aliquota al 23 per cento, assorbendo il precedente secondo scaglione con aliquota al 25 per cento, in precedenza applicabile  per i redditi oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro.

Cosicché per coprire i mancati introiti derivanti dall’accorpamento delle aliquote, il Governo interviene direttamente sulle detrazioni, tagliandole. A scapito dei redditi più alti.

Con la circolare n°2 del 6 febbraio, l’Agenzia delle entrate si è soffermata sul taglio delle detrazioni individuando nello specifico come deve essere applicato l’abbattimento di 260 euro.

Il taglio sulle detrazioni Irpef nella riforma fiscale

L’articolo 2 del Decreto di riforma fiscale ha apportato alcune modifiche alla disciplina delle detrazioni per oneri sostenuti nel corso dell’anno.

Infatti, come detto in apertura,  per i contribuenti titolari di un reddito complessivo superiore a 50.000 euro, è prevista una riduzione di un importo pari a 260 euro dell’ammontare della detrazione dall’imposta lorda spettante per l’anno 2024. Il reddito complessivo e’ assunto al netto del reddito dell’unita’ immobiliare adibita ad abitazione principale e di quello delle relative pertinenze.

Il taglio in esame opera rispetto:

  • gli oneri per i quali la detrazione delle spese sostenute è fissata nella misura del 19 per cento dal TUIR o da qualsiasi altra disposizione fiscale;
  • le erogazioni liberali in favore dei partiti politici di cui all’articolo 11 del decreto-legge 28 dicembre 2013, n. 149, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 1310;
  • i premi di assicurazione per rischio eventi calamitosi di cui all’articolo 119, comma 4, quinto periodo, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34,.

Sono escluse da tale meccanismo le spese sanitarie.

Rispetto alle quali la detrazione spetterà per l’intero importo ossia applicando il 19% alla spesa sostenuta.

Questo taglio si affianca alle ulteriori regole previste in materia di detrazioni, il riferimento è all’obbligo di pagamento tracciato e alla franchigia Irpef.

Taglio sulle detrazioni Irpef. Come si calcola (circolare n° 2)?

Riprendendo quanto detto a chiusura del precedente paragrafo, dal 2020, alcune detrazioni erano già soggette ad un taglio in funzione del reddito complessivo del contribuente.

Infatti:

  • spettano per intero ai titolari di reddito complessivo fino a euro 120.000;
  • in caso di superamento del predetto limite, la detrazione decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a euro 240.000 (art. 15, comma 3-bis, del TUIR).

Sono soggette a tale meccanismo le spese di: intermediazione immobiliare, veterinarie, per servizi di interpretariato dei soggetti riconosciuti sordi, funebri, di istruzione non universitaria, di istruzione universitaria, per minori o maggiorenni con DSA, ecc.

Da qui, è lecito chiedersi quale sia la base di calcolo sulla quale applicare il nuovo taglio alle detrazioni di 260 euro.

Ebbene, nella circolare n°2 che contiene i primi chiarimenti sulla riforma Irpef , l’Agenzia delle entrate ha messo in evidenza che:

 per i titolari di reddito complessivo superiore a 120.000 euro, la decurtazione va applicata alla detrazione dall’imposta lorda che risulta già ridotta per effetto del suddetto articolo 15, comma 3-bis, del TUIR.

Dunque, prima si procede al calcolo delle detrazioni, applicando i primi abbattimenti per i redditi superiori a 120.000 euro, poi, si applica il nuovo taglio di 260 euro. Chiaro che per i redditi superiori a 50.000 euro e fino a 120.000 euro si applica il solo taglio di 260 euro.

Riassumendo…

  • La riforma fiscale prevede un taglio di 260 euro sulle detrazioni Irpef;
  • il taglio si applica per i redditi superiori a 50.000 euro;
  • come da circolare n°2 sulla riforma fiscale, la novità vale solo per il periodo d’imposta 2024.

 

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

tassazione mance
Articolo precedente

Tassazione mance scelta in dichiarazione redditi: il codice per versare

imposta criptovalute
Articolo seguente

Criptovalute, i codici per versare l’imposta sostitutiva