Taglio sulle pensioni a 64 anni: assegni ridotti fino al 16% in meno

Il sistema previdenziale italiano ha registrato un netto calo delle nuove pensioni, riflettendo l’impatto delle recenti riforme.
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andamento pensioni
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Il panorama previdenziale italiano sta attraversando una fase di marcata riduzione nel numero di nuovi trattamenti pensionistici erogati dall’INPS. Secondo i dati più recenti, nel 2024 si è registrato un netto calo sull’andamento pensioni liquidate, con una diminuzione più accentuata per i lavoratori con età inferiore ai 64 anni.

Nel corso del 2024, l’INPS ha liquidato oltre 261.300 nuovi trattamenti pensionistici a persone con un’età inferiore ai 64 anni. Questo numero rappresenta circa il 41% del totale delle pensioni erogate dall’ente presieduto da Gabriele Fava e segna una riduzione significativa rispetto all’anno precedente. Nel 2023, infatti, i nuovi assegni destinati agli under 64 erano stati oltre 310.000, evidenziando un calo di quasi 50.000 unità (-16%).

Parallelamente, anche gli assegni destinate agli over 65 hanno subito una contrazione, seppur meno marcata. Nel 2024, i nuovi trattamenti per questa fascia di età sono stati circa 26.000 in meno rispetto ai 442.000 assegni erogati nel 2023. Questa tendenza generale di riduzione dei nuovi assegni coinvolge la maggior parte delle gestioni INPS, con l’unica eccezione dei parasubordinati.

Andamento pensioni: le principali gestioni previdenziali

L’analisi per categoria di lavoratori evidenzia che la riduzione maggiore ha riguardato il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD), che ha registrato un drastico calo delle nuove pensioni. Nel 2023, le erogazioni per i lavoratori fino a 64 anni erano state poco più di 164.000, mentre nel 2024 sono scese a circa 143.000. Anche per gli over 65 la tendenza è stata negativa, con un passaggio da oltre 200.000 nuove pensioni nel 2023 a meno di 189.500 nel 2024.

Anche la gestione dei dipendenti pubblici ha evidenziato una riduzione sensibile. Le nuove pensioni per gli under 64 sono calate di quasi 10.000 unità, mentre quelle per chi ha più di 65 anni hanno registrato un decremento di oltre 7.600 assegni.

Complessivamente, il FPLD ha totalizzato 364.325 pensioni nel 2023 e 332.487 nel 2024. La gestione dei dipendenti pubblici ha seguito la stessa tendenza, passando da 133.279 pensioni nel 2023 a 115.431 nel 2024.

Le altre categorie

Le altre categorie di lavoratori hanno riportato anch’esse un calo significativo:

  • artigiani: da 91.378 pensioni nel 2023 a 82.176 nel 2024;
  • commercianti: da 80.882 a 71.473;
  • fondi speciali: da 62.577 a 56.944;
  • coltivatori diretti, coloni e mezzadri: da 37.111 a 30.805;
  • parasubordinati: in controtendenza, con un leggero aumento da 45.629 a 45.896.

Gli assegni sociali, invece, hanno registrato un lieve incremento, passando da 91.885 nel 2023 a 95.240 nel 2024, suggerendo un possibile aumento del numero di cittadini in difficoltà economica.

Riduzione delle pensioni di anzianità, superstiti e invalidità

L’analisi dei diversi tipi di pensione mostra un calo evidente delle pensioni di anzianità, passate dai 255.119 assegni erogati nel 2023 ai 215.058 del 2024 (-15,7%). Anche quelle ai superstiti hanno subito una flessione significativa, scendendo da 242.592 a 213.680.

Un altro dato rilevante riguarda le pensioni di invalidità, che hanno registrato una riduzione da 61.128 nel 2023 a 52.261 nel 2024. Questo potrebbe riflettere un inasprimento dei criteri per il riconoscimento dell’invalidità o un calo nelle domande presentate.

Un trend pensioni in linea con le politiche previdenziali

Il calo complessivo delle pensioni erogate nel 2024 potrebbe essere il risultato di diversi fattori. Tra questi, il progressivo aumento dell’età pensionabile e i requisiti più stringenti per l’accesso alle prestazioni di anzianità.

Le recenti riforme hanno reso più difficile il l’uscita anticipata, incentivando i lavoratori a restare attivi più a lungo nel mercato del lavoro.

Inoltre, l’andamento demografico gioca un ruolo cruciale: l’aumento dell’aspettativa di vita e il calo della natalità stanno modificando profondamente l’equilibrio tra pensionati e lavoratori attivi. Questa tendenza impone una revisione costante del sistema previdenziale per garantire la sostenibilità finanziaria dell’INPS nel lungo periodo.

Riassumendo

  • Nel 2024, le nuove pensioni INPS sono diminuite del 16% rispetto all’anno precedente.
  • I lavoratori sotto i 64 anni hanno ricevuto quasi 50.000 pensioni in meno rispetto al 2023.
  • Anche gli assegni per over 65 sono calate di circa 26.000 unità nell’ultimo anno.
  • Il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti ha registrato la riduzione maggiore di nuove erogazioni.
  • Gli assegni sociali sono aumentati, suggerendo una crescita delle difficoltà economiche.
  • Il calo delle pensioni è legato all’aumento dell’età pensionabile e ai criteri più rigidi.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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