Forse non tutti sanno che le multe fioccano anche per deterioramento della targa di un veicolo, in quanto è un elemento essenziale per la sua identificazione e deve sempre essere leggibile. Il deterioramento, causato da agenti atmosferici, urti o semplice usura, può renderla illeggibile, esponendo il proprietario a sanzioni e limitazioni sulla circolazione. Secondo il Codice della Strada, una targa non leggibile può comportare multe e persino il fermo amministrativo del veicolo. In questi casi, è necessario avviare la procedura di re-immatricolazione, richiedendo nuove targhe alla Motorizzazione Civile.
Sanzioni per targa deteriorata
Circolare con una targa illeggibile può comportare una sanzione amministrativa che varia in base alla gravità del deterioramento.
Le multe possono andare da importi contenuti fino a cifre più elevate se il problema persiste nel tempo. Inoltre, le forze dell’ordine possono imporre il fermo amministrativo del veicolo per tre mesi o, nei casi più gravi, la confisca se il proprietario non provvede alla sostituzione della targa.
I controlli su strada vengono effettuati con attenzione e se la targa risulta scolorita, graffiata, coperta da ruggine o deformata, il rischio di sanzioni è elevato. È quindi fondamentale monitorare periodicamente lo stato della targa per evitare problemi con le autorità. Una targa danneggiata non solo può portare a multe, ma può anche causare problemi nei sistemi di monitoraggio del traffico. I dispositivi automatici, come autovelox, tutor e varchi ZTL, potrebbero non riconoscere il numero del veicolo, con conseguenze sia per la sicurezza stradale sia per l’identificazione in caso di infrazioni o incidenti.
Inoltre, una targa non leggibile può rendere difficile la gestione di pratiche amministrative, come il pagamento di bollo e assicurazione, complicando la regolarità della circolazione del mezzo.
Procedura per la sostituzione della targa
Se la targa è deteriorata, il proprietario del veicolo deve richiedere una nuova immatricolazione presso la Motorizzazione Civile. Il primo passo è presentare una denuncia di deterioramento alle autorità di polizia o compilare un’autocertificazione che attesti lo stato della targa. Successivamente, bisogna avviare la pratica di re-immatricolazione consegnando la vecchia targa, la carta di circolazione e il certificato di proprietà del veicolo.
Dopo aver completato la richiesta, la Motorizzazione emetterà nuove targhe e una carta di circolazione aggiornata. I tempi per ottenere i nuovi documenti possono variare a seconda della sede di riferimento, ma generalmente richiedono alcune settimane. Non tutte le targhe difficili da leggere necessitano di sostituzione. Una targa sporca può essere pulita facilmente per ripristinarne la leggibilità, evitando il rischio di sanzioni.
A ogni buon conto, circolare con una targa coperta da fango, neve o altri detriti può comunque essere motivo di multa. È quindi consigliabile mantenere sempre la targa pulita per evitare contestazioni. Se invece la targa è sbiadita, graffiata o presenta danni permanenti che ne rendono impossibile la lettura, la sostituzione è obbligatoria. Se la targa si stacca dal veicolo o viene smarrita, il proprietario deve presentare una denuncia di smarrimento o furto alle autorità competenti entro 48 ore.
Solo dopo questo passaggio sarà possibile avviare la procedura di re-immatricolazione, che segue lo stesso iter previsto per la sostituzione di una targa deteriorata. Durante questo periodo, il veicolo non può circolare fino all’ottenimento delle nuove targhe e della documentazione aggiornata.
Costi per la sostituzione della targa
Sostituire una targa ha un costo, che include:
- imposta di bollo per la re-immatricolazione
- diritti di motorizzazione
- costo delle nuove targhe
- eventuali spese di agenzia per chi si affida a un intermediario
- L’importo totale può variare a seconda della regione e della modalità di richiesta,
- quindi è consigliabile informarsi in anticipo per evitare sorprese.
Per evitare multe e fastidi burocratici, è importante adottare alcune semplici accortezze:
- Pulizia regolare: assicurarsi che la targa sia sempre libera da sporco e detriti.
- Verifica periodica: controllare eventuali segni di usura, scolorimento o danni strutturali.
- Sostituzione tempestiva: se la targa inizia a deteriorarsi, è meglio intervenire subito per evitare sanzioni future.
- Mantenere la targa in buone condizioni è un obbligo di legge e un’attenzione che evita problemi con le autorità, garantendo la corretta identificazione del veicolo in ogni circostanza.
I punti più importanti.
- Circolare con una targa illeggibile può comportare multe, fermo amministrativo e, nei casi gravi, la confisca del veicolo.
- La sostituzione della targa richiede una nuova immatricolazione presso la Motorizzazione Civile con relativa documentazione e costi.
- Per evitare sanzioni, è importante mantenere la targa pulita, verificare periodicamente il suo stato e sostituirla se danneggiata.