La TARI (tassa sui rifiuti) rappresenta una tassa fondamentale per la gestione dei rifiuti urbani in Italia. Introdotta con la Legge di Stabilità 2014, la sua base imponibile si fonda sull’occupazione o possesso di locali o aree scoperte che possono generare rifiuti. È cruciale notare che alcune aree, come quelle scoperte accessorie o pertinenziali ai locali tassabili e le aree comuni dei condomini non occupate esclusivamente, sono esentate da questa imposta.
E’ l’articolo 641 della Legge di Stabilità del 2014 a definire i criteri per l’imposizione della TARI, che si applica a qualsiasi spazio suscettibile di produrre rifiuti urbani.
Scadenze della TARI 2024
Le scadenze per il pagamento della TARI possono variare notevolmente tra i diversi Comuni italiani. È, quindi, essenziale consultare i regolamenti locali per comprendere i termini specifici di pagamento. Tuttavia, ci sono due strutture di pagamento principali che vengono comunemente utilizzate
Pagamento in tre rate:
- Primo acconto entro la fine di aprile;
- Secondo acconto entro la fine di luglio;
- Saldo finale entro la fine dell’anno.
Pagamento in quattro rate:
- Prima rata con scadenza al 30 giugno;
- Seconda rata entro il 31 agosto;
- Terza rata entro il 30 novembre;
- Saldo finale entro il 31 gennaio dell’anno successivo.
Modalità di pagamento
Anche le modalità di pagamento della TARI sono soggette a variazioni a seconda delle disposizioni comunali. Le opzioni comuni includono:
- Modello F24: Un metodo di pagamento molto utilizzato per varie imposte in Italia;
- Bollettino postale: Una modalità tradizionale di pagamento attraverso gli uffici postali;
- MAV: Un metodo di pagamento bancario automatizzato.
Di norma, i contribuenti ricevono a casa i modelli di pagamento precompilati con l’importo totale dovuto e le scadenze per le singole rate.
TARI: importanza della Conoscenza Locale
Visto che le regolamentazioni e le scadenze della TARI possono variare da un Comune all’altro, è altamente consigliato controllare le specifiche normative locali. Questo può essere fatto visitando il sito web del proprio Comune o contattando l’ufficio tributi. Informarsi sui dettagli specifici può prevenire errori di pagamento e possibili sanzioni.
Ricordiamo anche che alcuni contribuenti sono obbligati anche a presentare il MUD 2024 (anno d’imposta 2023). SI tratta del c.d. Modello Unico di Dichiarazione Ambientale, co cui si dichiarano alla Camera Commercio i rifiuti prodotti nell’anno d’imposta.
Oltre alle esenzioni già menzionate per le aree scoperte pertinenziali e le aree comuni dei condomini, alcuni Comuni offrono ulteriori agevolazioni. Ad esempio, potrebbero esserci riduzioni per le famiglie con un reddito basso, per le persone anziane o per quelle con disabilità. Verificare le possibilità di esenzione o riduzione presso il proprio Comune può comportare risparmi significativi.
Riassumendo…
- Presupposto TARI: Tassa su locali e aree scoperti suscettibili di produrre rifiuti urbani.
- Esenzioni: Aree esterne non operative e comuni condominiali non occupate esclusivamente.
- Scadenze Comuni: Tre rate (aprile, luglio, dicembre) o quattro rate (giugno, agosto, novembre, gennaio).
- Metodi di Pagamento: Modello F24, bollettino postale, MAV.
- Conoscenza Locale: Consultare i regolamenti comunali per scadenze e modalità specifiche.
- Possibili Riduzioni: Agevolazioni per redditi bassi, anziani e disabili.