“Senza probità non può aversi giustizia, ma probità vuol dire anche puntualità, che sarebbe una probità spicciola, da spendersi nelle piccole pratiche di ordinaria amministrazione”, affermava Piero Calamandrei. Essere puntuali è importante. È sinonimo di rispetto verso gli altri e permette di evitare di perdere tempo. Non sempre, però, le cose sono come sperato. Tanti gli imprevisti che possono portare a dilungarsi e non riuscire a presentarsi in tempo ad un appuntamento.
Se poi la mancata puntualità riguarda degli adempimenti burocratici, ecco chele conseguenze possono essere alquanto spiacevoli.
Bollettino TARI non arrivato, come pagare senza per evitare la mora
Meglio conosciuta come tassa sui rifiuti, la TARI deve essere pagata da tutti quanti per finanziare la corretta raccolta e smaltimento dei rifiuti prodotti sia in casa che dalle aziende. Tassa di competenza del Comune, proprio quest’ultimo si occupa di stabilire le aliquote per determinare l’importo. Quest’ultimo, pertanto, può differire da una località all’altra. A determinare l’importo finale, poi, sono altri elementi come la grandezza dell’immobile e il numero di componenti. Sempre l’amministrazione comunale, inoltre, stabilisce le date di scadenza. Generalmente, comunque, tale tassa si paga in tre rate annue, da saldare rispettivamente entro il mese di aprile, poi luglio e per finire dicembre. Dimenticarsi di saldare tale tassa può portare a dover pagare una sanzione particolarmente salata. Ma come fare a pagare ed evitare la mora se il bollettino non viene inviato presso il proprio domicilio?
Ebbene, in caso di mancato ricevimento del bollettino bisogna comunque pagare la Tari.
Tassa sui rifiuti, attenti al regolamento comunale e alle possibili esenzioni
In realtà nulla vieta di compilare in autonomia il modello F24 da utilizzare per pagare la tassa sui rifiuti. A tal fine è necessario consultare il regolamento comunale e individuare le regole stabilite dal proprio Comune. Il tutto tenendo conto di alcuni elementi, come le tipologie di utenze e superficie dell’abitazione. Ogni città, d’altronde, ha le proprie regole. Onde evitare errori, quindi, si consiglia di rivolgersi all’ufficio competente per sapere se si deve effettivamente pagare ed eventualmente il relativo importo.
Non si esclude difatti la possibilità che in determinati casi si possa usufruire dell‘esonero dal pagamento della Tari. Diversi sono i Comuni italiani che prevedono l’esenzione o riduzione di tale imposta. Tali agevolazioni, però, non vengono riconosciute in automatico. I soggetti interessati e aventi diritto devono bensì presentare apposita domanda e relativa documentazione, come ad esempio l’Isee. Una volta presentata la domanda, si deve attendere la risposta del Comune per sapere se la richiesta è stata effettivamente accettata o no.