La TARI, conosciuta anche come tassa sui rifiuti, rappresenta uno dei principali tributi locali applicati agli immobili, accanto all’IMU. Questa imposta è destinata a coprire i costi relativi alla gestione dei rifiuti urbani e si applica a tutte le proprietà immobiliari. Tuttavia, il legislatore italiano ha introdotto meccanismi per garantire una maggiore equità, prevedendo esenzioni e agevolazioni per particolari categorie di contribuenti.
A tal proposito è giunto in redazione un quesito.
Salve, sono proprietario di una seconda casa su cui pago regolarmente la TARI. Il mio ISEE si aggira intorno ai 10.000 euro. Sono a chiedere se esistono agevolazioni ovvero esenzioni dal pagamento della TARI legate al valore ISEE e se esistenti cosa debbo fare per farne richiesta.
Le esenzioni IMU e TARI previste dalla normativa nazionale
Per diversi tributi locali, tra cui l’IMU, esistono esenzioni codificate a livello nazionale.
Essendo tributi di natura locale, la gestione dell’IMU e della TARI è parzialmente delegata ai comuni. Questo significa che le amministrazioni comunali hanno la facoltà, entro i limiti fissati dalla normativa statale, di adottare regolamenti e delibere che introducano ulteriori esenzioni o agevolazioni. Questo approccio flessibile consente ai comuni di modulare i tributi in base alle caratteristiche economiche e sociali del proprio territorio, rispondendo in modo più efficace alle esigenze dei cittadini.
TARI e l’esenzione con ISEE
Tra le possibilità di intervento attribuite ai comuni, spiccano le agevolazioni legate alla situazione economica dei contribuenti. Ad esempio, alcune amministrazioni locali prevedono l’esenzione totale o parziale dalla TARI per i nuclei familiari con un indicatore ISEE al di sotto di una determinata soglia.
Poiché le agevolazioni e le esenzioni sulla TARI sono in parte decise dai comuni, è essenziale che i cittadini interessati consultino il regolamento/delibera TARI adottato dal proprio comune in cui si trova l’immobile oggetto della tassazione. Questi regolamenti, generalmente pubblicati sul sito web dell’amministrazione comunale, definiscono nel dettaglio le condizioni per accedere alle esenzioni, comprese le soglie ISEE e le eventuali procedure per presentare la richiesta.
Cosa fare per avere l’esenzione/agevolazione
La documentazione necessaria per richiedere l’esenzione (sempre se prevista) può variare da un comune all’altro, ma spesso include:
- La dichiarazione ISEE aggiornata, che attesta la situazione economica del nucleo familiare.
- Moduli specifici predisposti dall’amministrazione comunale.
- Copia di documenti identificativi del richiedente e di eventuali altri componenti del nucleo familiare.
- In alcuni casi, l’applicazione dell’esenzione/agevolazione può essere automatica e/o legata ad altri requisiti oltre quello ISEE.
Esenzione TARI e politiche sociali
La previsione di esenzioni legate all’ISEE rappresenta un esempio significativo di come la fiscalità locale possa essere utilizzata come strumento di politica sociale. Grazie a queste misure, le famiglie con redditi modesti possono beneficiare di una riduzione del carico fiscale, alleviando le difficoltà economiche e contribuendo a migliorare il benessere complessivo della comunità.
Oltre alle esenzioni legate all’ISEE, alcuni comuni introducono ulteriori agevolazioni per categorie specifiche, come gli anziani, le persone con disabilità o le famiglie numerose. Queste politiche mirano a promuovere l’inclusione sociale e a sostenere chi si trova in condizioni di particolare svantaggio.
Nonostante le opportunità offerte dalle esenzioni TARI, non tutti i cittadini sono pienamente informati su come accedervi.