Tari immobili commerciali, esenzioni: ecco chi non paga tassa sui rifiuti

Sentenza CTP di Roma fa chiarezza sulla Tari per uffici e magazzini: ecco chi non paga la tassa sui rifiuti
10 anni fa
1 minuto di lettura

La sentenza della CTP di Roma n.16338/2014 conferma le esenzioni dal pagamento della Tari per uffici e magazzini di imprese terziarie con sistema di rifiuti auto smaltiti. La Commissione tributaria provinciale della capitale ha quindi approvato quindi il ricorso contro l’avviso di pagamento inviato dal Comune dichiarandolo nullo.   Ad opporsi alla cartella era stata un’impresa che disponeva appunto di unità immobiliari destinate a uso ufficio e magazzino in locazione, a servizio di un’area produttiva di rifiuti terziari autosmaltiti al 100%.

Sussistendone i requisiti quindi aveva presentato regolare domanda di esenzione per la tassa rifiuti ma l’ente locale non aveva né accolto né rifiutato la richiesta e si era limitato ad ignorarla emettendo l’avviso di pagamento della tassa rifiuti. I giudici tributari hanno ribadito che tutti gli atti amministrativi, ivi incluse anche le cartelle di pagamento, devono contenere tutti gli elementi relativi alla pretesa dell’ufficio e quindi in altre parole devono sottostare all’obbligo di motivazione per dare al contribuente destinatario gli strumenti per agire neldiritto di difesa. In questo caso la liquida

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Petrolio, la battaglia sui prezzi è in Asia. La Russia avanza a discapito del Golfo Persico

Articolo seguente

Partita IVA: tra i contributi INPS e il regime dei minimi, ecco le novità