Tasi e comodato gratuito 2016: registrazione contratto e costi

Come si registra il contratto di comodato d'uso gratuito per genitori e figli e quanto bisogna pagare per la registrazione?
9 anni fa
3 minuti di lettura

 

Contratto comodato d’uso

A disciplinare tale tipo di contratto sono gli articoli 1803 e successivi del codice civile prevedendo la concessione a titolo gratuito dell’immobile alla persona che lo utilizzerà per un determinato periodo di tempo. Il titolare del diritto personale di godimento dell’immobile diventa il comodatario ma non acquisisce, con il contratto, alcun diritto di proprietà che rimane sempre e comunque del comodante (il proprietario).  

Contratto di comodato d’uso e tasse: come va redatto?

Tale contratto può essere redatto in forma scritta o verbale tra proprietario e usufruttuario.

La forma scritta del contratto prevede la registrazione all’Agenzia delle Entrate tramite il modello 69 per il quale è prevista anche il pagamento di un’imposta di registro. Anche se non è prevista alcuna forma di pagamento di IVA (non essendoci corresponsione di canone di locazione) il contratto per avere validità giuridica deve essere registrato e denunciato nella dichiarazione dei redditi dal proprietario. Questo per poter fruire del beneficio introdotto dalla Legge di Stabilità 2016 che prevede lo sconto del 50% su Tasi e IMU per gli immobili concessi in comodato d’uso a genitori e figli. Per poter fruire dello sconto, quindi, il contratto di comodato d’uso deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate.

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