Tassa animali in base al peso e alla razza e per aiutare i profughi: nuova legge o pesce d’aprile?

Un pesce d'aprile che coinvolge tutti gli animali domestici: il governo Gentiloni vuole mettere la tassa sugli animali. Vero o bufala?
8 anni fa
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Si chiama pesce d’aprile, la tradizione di fare scherzi e, in epoca digitale, diffondere bufale su internet: quest’anno non solo pesci ma notizie che coinvolgono tutti gli animali domestici. Si è tornato ieri a parlare prepotentemente della tassa sugli animali: il sito meteoweb ha diffuso la notizia ma anche altri portali, abboccando al pesce d’aprile, hanno poi condiviso la notizia. E la proposta della tassa sugli animali ha, come di consueto, sollevato le critiche degli amanti di cani che si sono apprestati a condividere la notizia sui social tanto che in un solo giorno il link ha ottenuto quasi 70 condivisioni su Facebook.

La bufala della tassa sugli animali 2017: a volte ritornano

Perché la notizia della tassa sugli animali è così credibile? Prima di tutto perché in passato ci sono stati tentativi di legge simili. Va poi detto che in questo caso la notizia è stata riportata con molti particolari: dai parametri del calcolo della tassa su cani e gatti (in base al peso e alla razza) alle reazioni dell’opposizione nella quali però, leggendo attentatemente, non si può non scorgere una provocatoria ironia (la campagna vaffancane lanciata da Grillo, l’esclusione dalla tassa dei gatti perché “coprendo i loro escrementi con la terra inquinano meno”, la manifestazione di Salvini per applicare la tassa solo ai cani di razze straniere etc).

Tassare i cani per pagare i profughi: pesce d’aprile 2017?

Idea simile alla redazione di meteoweb deve aver avuto qualche abitante di Gambassi Terme che ha appeso alla porta del Comune un volantino per annunciare l’applicazione di una tassa su cani e gatti per finanziare l’accoglienza dei profughi.  A smentire la notizia è intervenuto il sindaco Paolo Campinoti, che, con un post ha ringraziato gli autori dello scherzo spiegando che questi scherzi d’aprile “sono sferzanti, politicamente non corretti e divertenti come possono essere gli scherzi.

Oltre a questo consentono anche di capire come l’essere prevenuti da parte dei soliti noti possa offuscare la loro capacità di giudizio. Dopotutto i pesci d’aprile costituiscono un interessantissimo esperimento sociale”.

Queste invece non sono bufale:

I proprietari di cani pagheranno una Tari maggiorata?

Detrazione spese veterinarie 2017: tagli in arrivo?

 

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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