Tassa di soggiorno 2023: ma quanto mi costi? L’estate 2023 vedrà aumentare la cosiddetta “tassa di soggiorno” in molte città italiane. Da alcuni anni, infatti, numerose destinazioni a grande impatto culturale, storico, o tipicamente vacanziero prevedono questo contributo aggiuntivo a carico dei non residenti in visita. In particolare, durante la stagione estiva.
A partire dal 1° gennaio di quest’anno, dunque, la tassa ha registrato un aumento considerevole, entrando in vigore anche in nuove città in seguito all’approvazione della Legge di Bilancio 2023.
Di conseguenza, i comuni italiani che soddisfano la caratteristica sopra menzionata, possono aumentare il costo della tassa di soggiorno fino a un massimo di 10 al giorno, a seconda della tipologia di struttura ospitante.
In questo articolo, andiamo a scoprire in quali città la tassa di soggiorno 2023 inciderà di più. Così da andare in vacanza preparati e senza trovare amare sorprese.
Aumento della tassa di soggiorno 2023: tutte le città interessate
Nel 2023, nei comuni di Rimini, Venezia, Verbania, Firenze e Pisa, che ricevono flussi turistici 20 volte superiori al numero degli abitanti, i turisti troveranno una poco gradita sorpresa per il portafoglio.
Le amministrazioni comunali, infatti, sono autorizzate – dopo aver verificato i dati dell’Istat sulle presenze turistiche – ad aumentare l’importo della tassa di soggiorno. Ciò in base alla media delle presenze del triennio precedente. Nel caso del triennio 2023-2025, deve essere considerata quella del 2019/2022.
Ma l’aumento della tassa di soggiorno non riguarderà solo queste città. Anche altri comuni provvederanno, o hanno già provveduto, a rincararne il prezzo. In alcuni comuni, invece, come quelli pugliesi di Bari e Taranto, la tassa sarà introdotta per la prima volta. E la cosa sta già suscitando non poche polemiche da parte dei cittadini.
Tra le città che hanno già istituito, o istituiranno, la tassa di soggiorno nel 2023, ricordiamo Caserta, Tarvisio, Bagnoregio, Manduria, Bagnara Calabra, Laveno Mombello, Chiusaforte, Castiglione Fiorentino, Paola, Verghereto, Garbagnate Monastero, Ovada e Civitanova Marche.
Vediamo, ora, più nel dettaglio, di quanto aumenterà la tassa di soggiorno nelle principali mete turistiche del nostro Paese.
Tassa di soggiorno 2023 a Bari
A Bari debutta per la prima volta la tassa di soggiorno. Oscillerà tra i 1,5 euro fino ai 5 euro al giorno, per un soggiorno minimo di 3 giorni, a partire da giugno 2023.
Tasse di soggiorno 2023 a Milano, Roma e Venezia
Anche a Venezia, Roma e Milano, probabilmente ci sarà un aumento della tassa di soggiorno per i turisti, variabile tra i 3 e i 10 euro giornalieri a persona. Ci sarà da attendere ancora un mese per l’eventuale conferma dell’aumento.
Tassa di soggiorno Firenze
Dal 1° aprile 2023 è aumentata anche la tassa di soggiorno a Firenze: l’imposta ammonta a 3,50 euro a notte per gli hotel a una stella e i campeggi, fino agli 8 euro dei 5 stelle. Allo stesso tempo, il Comune ha introdotto alcune esenzioni al pagamento di questo costo aggiuntivo per i turisti. Le esenzioni dalla tassa di soggiorno dal 1° aprile 2023 a Firenze sono previste per disabili e accompagnatori; per i bambini fino ai 12 anni non compiuti; per gli studenti universitari dell’ateneo fiorentino, per le forze dell’ordine in servizio che pernottano in loco; per i pazienti delle strutture ospedaliere e loro assistenti (max due persone); per i lavoratori del settore alberghiero che pernottano nella città.
Una riduzione del 50% della tassa di soggiorno è riconosciuta agli studenti delle scuole medie e superiori in gita scolastica e a chi partecipa a competizioni sportive organizzate dal comune. Per fare ottenere l’esenzione o lo sconto è necessario presentare richiesta all’amministrazione mediante apposito modulo scaricabile dal sito del comune.
Tassa di soggiorno 2023 a Napoli
A Napoli, dal 1 luglio 2023, si potrà alloggiare in un albergo fino a 3 e 4 stelle o in un B&B solo con un extra di 50 centesimi a notte, a persona. Le attuali tariffe, entrate in vigore il 1 luglio 2019, dunque subiranno un rialzo minimo. Gli hotel 5 stelle lusso, già in linea con le tariffe delle altre città, sono esenti dall’aumento.
La proposta è arrivata dall’assessore al bilancio, Pier Paolo Baretta;. A seguire, la giunta comunale ha approvato la rideterminazione della tassa di soggiorno per le strutture ricettive della città.
L’aumento è dovuto all’incremento dei flussi turistici che richiede maggiori spese pubbliche a supporto dei servizi di accoglienza e il miglioramento dei servizi pubblici. Rispetto ad altri capoluoghi italiani, a Napoli, la tassa di soggiorno applicata resta decisamente inferiore.
Tassa di soggiorno a Palermo nel 2023
Nel capoluogo siciliano, probabilmente la tassa di soggiorno arriverà fino a 10 euro al giorno. Si attende conferma prima dell’inizio della stagione estiva.
Tassa di soggiorno 2023 Torino
Anche a Torino, la tassa di soggiorno subirà un incremento fino a 50 centesimi, a persona, al giorno, a seconda della tipologia dell’alloggio prenotato.
La tassa è applicabile ogni trimestre fino a un massimo di 7 pernottamenti consecutivi, e parte da 1 euro al giorno a persona per ostelli e campeggi, fino ai 5 euro per alberghi a cinque stelle e cinque stelle lusso.