Il mancato versamento dell’imposta di soggiorno da parte del turista/cliente è sanzionabile solo nei confronti di quest’ultimo. Così precisa il Tar Veneto.
I vacanzieri, stranieri e non, quando pernottano in hotel, alberghi e strutture ricettive in genere, fanno i conti con la tassa di soggiorno.
Tassa di soggiorno: cos’è
Ricordiamo brevemente che la tassa di soggiorno è l’imposta che i comuni capoluogo di provincia, unioni di comuni e comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’arte possono istituire a carico di chi alloggia nelle strutture ricettive del proprio territorio.
Tassa di soggiorno: finalità
Il gettito di tale tassa ha come fine quello di finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali.
Tassa di soggiorno o tassa di sbarco?
In alternativa alla tassa di soggiorno, può esserci la recente tassa di sbarco sulle isole minori. Spetta al singolo comune interessato scegliere ( si veda nostro articolo Arriva la tassa di sbarco: buone ferie).
Tassa di soggiorno: mancato versamento
Se la tassa di soggiorno è a carico del cliente e responsabile è invece il gestore della struttura ricettiva, possono sorgere dubbi su chi è in verità il soggetto punibile.
Sentenza n. 653/2012 del Tar Veneto
Importanti precisazioni giungono da una sentenza del Tar del Veneto, la sentenza n. 653 del 10 maggio 2012, in cui il tribunale amministrativo regionale veneziano precisa che il regolamento con cui, nel caso di specie il comune di Padova, aveva adottato in riferimento alla tassa di soggiorno, ere illegittimo nella parte in cui prevedeva in capo al gestore della struttura ricettiva la qualifica di soggetto responsabile degli obblighi tributari.
Tassa di soggiorno: sanzioni solo per il cliente
Ciò che vuole dire il Tar Veneto è che quando la tassa di soggiorno, solitamente uno o due euro aggiunti al costo della stanza, non viene pagata, a essere sanzionato deve essere solo il cliente.