E’ possibile pagare meno la tassa sui rifiuti? Chi può chiedere l’esenzione della Tari? C’è tempo fino al 31 gennaio per chiedere l’esenzione e la riduzione della Tari ma non tutti possono farlo. Vediamo quali sono i requisiti e dove fare richiesta.
Come pagare meno la tassa sui rifiuti
Pagare meno la tassa sui rifiuti è possibile. In alcuni casi è necessario fare una specifica richiesta per ottenere l’esenzione della Tari. Se l’immobile non produce rifiuti, se produce rifiuti speciali, se è un immobile volto ad attività stagionale o è vuoto e non dunque non produce rifiuti, in tutti questi casi è possibile ottenere l’esenzione o riduzione della Tari presentando una dichiarazione.
Chi deve pagare
La Tari va pagata da chiunque sia in possesso o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte che producono rifiuti urbani. Sono escluse dalla Tari le aree scoperte pertinenziali e le aree comuni condominiali non occupate esclusivamente. Qualora l’immobile sia posseduto da più soggetti la tassa va pagata soltanto una volta, nel caso di detenzione temporanea di durata non superiore a sei mesi la Tari va pagata dal possessore dei locali e delle aree a titolo di proprietà, usufrutto, uso, abitazione o superficie.
In quali casi si paga meno la Tari
E’ possibile pagare meno la Tari in alcuni casi. Ad esempio se il Comune gestisce in maniera errata o trascurata il ritiro dei rifiuti il cittadino ha diritto ad uno sconto fino all’80%, stessa percentuale nel caso in cui vengano confermate violazioni nell’effettuazione del servizio, sconti anche per chi decide di riciclare scarti organici, in questo caso la riduzione arriva al 10% e qualora si effettuino interruzione del servizio per motivi sindacali o per altri motivi, anche in questo frangente la tassa può essere scontata fino all’80%.
Tassa rifiuti, cambiano le regole, tutte le novità
Altre agevolazioni sono previste se la casa è occupata da una sola persona, se si tratta di una casa vacanza con uso discontinuo, nel caso di fabbricati rurali ad uso abitativo, immobili occupati da persone che risiedono all’estero, per oltre sei mesi all’anno, famiglie disagiate, situazione disagiate per l’utenza, locali di culto, immobili posseduti da Onlus, cittadini che smaltiscono una parte dei rifiuti in proprio.
In tutti questi casi è possibile presentare la domanda entro il 31 gennaio.
Leggi anche: Multa tassa rifiuti, come si scopre chi ha sbagliato la differenziata?