Tassa sui cani: Tari maggiorata per i proprietari?

Una tassa sui cani per poter finanziare la pulizia degli spazi verdi dedicati agli amici a quattro zampe: la proposta del Movimento 5 Stelle a Torino fa discutere
8 anni fa
1 minuto di lettura

Rispunta la proposta di legge, e contestualmente le polemiche, sulla tassa sui cani, uno degli argomenti fiscali più cercati nel 2016 e che apre ora il 2017. L’idea arriva dall’amministrazione pan stellata di Torino: aumentare la tassa sui rifiuti ai proprietari dei cani partendo dal presupposto che gli animali contribuiscono a sporcare e produrre rifiuti. Non si parla però di una tassa sui cani non sterilizzati: lo scopo sarebbe quello di finanziare la manutenzione delle aree verdi destinate agli amici a quattro zampe e quindi, spiegano i firmatari della proposta, non si tratta di una proposta di legge volta a penalizzare chi ha un cane ma al contrario a rendere migliore la vita degli animali in città.

L’aumento della Tari sarebbe peraltro contenuto: da uno a quattro euro a cane, probabilmente con importi diversi in base alla taglia. A Torino l’idea ha diviso l’opinione pubblica e così anche sul web.

Tassa sui cani, cosa ne pensano i proprietari

Ad opporsi a questa soluzione sono proprio i proprietari di cani che preferiscono puntare su donazioni volontarie per la creazione di aree verdi o la manutenzione e pulizia di quelle esistenti. Marco Bravi, presidente Enpa, l’associazione che gestisce uno dei canili di via Germagnano, teme inoltre che una tassa sui cani possa avere come effetto estremo quello di aumentare il numero degli abbandoni: “chi non vuole o non può pagare porterebbe il cane da noi”. E’ un rischio concreto per pochi euro? Bravi spiega “ci sono persone che pagano mille euro per la play station e non darebbero un euro in più per il cane”. Verrebbe da chiedersi però se, tassa sui cani o non, queste persone siano veramente idonee ad avere un animale domestico.

Tassa sui cani, cosa ne pensano i veterinari

Sulla stessa linea delle associazioni si pone anche Thomas Bottello, presidente dell’Ordine dei veterinari, concorde sul fatto che la tassa viene interpretata come una penalizzazione: “facciamo una bella campagna di raccolta fondi e magari i proprietari dei cani, alcuni, sono anche disponibili a pagare di più di 4 euro l’anno.

Nelle aree cani già si organizzano i proprietari e fanno cose da soli. Le imposizioni non piacciono a nessuno” è la proposta alternativa.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.