Rispunta la proposta di legge, e contestualmente le polemiche, sulla tassa sui cani, uno degli argomenti fiscali più cercati nel 2016 e che apre ora il 2017. L’idea arriva dall’amministrazione pan stellata di Torino: aumentare la tassa sui rifiuti ai proprietari dei cani partendo dal presupposto che gli animali contribuiscono a sporcare e produrre rifiuti. Non si parla però di una tassa sui cani non sterilizzati: lo scopo sarebbe quello di finanziare la manutenzione delle aree verdi destinate agli amici a quattro zampe e quindi, spiegano i firmatari della proposta, non si tratta di una proposta di legge volta a penalizzare chi ha un cane ma al contrario a rendere migliore la vita degli animali in città.
Tassa sui cani, cosa ne pensano i proprietari
Ad opporsi a questa soluzione sono proprio i proprietari di cani che preferiscono puntare su donazioni volontarie per la creazione di aree verdi o la manutenzione e pulizia di quelle esistenti. Marco Bravi, presidente Enpa, l’associazione che gestisce uno dei canili di via Germagnano, teme inoltre che una tassa sui cani possa avere come effetto estremo quello di aumentare il numero degli abbandoni: “chi non vuole o non può pagare porterebbe il cane da noi”. E’ un rischio concreto per pochi euro? Bravi spiega “ci sono persone che pagano mille euro per la play station e non darebbero un euro in più per il cane”. Verrebbe da chiedersi però se, tassa sui cani o non, queste persone siano veramente idonee ad avere un animale domestico.
Tassa sui cani, cosa ne pensano i veterinari
Sulla stessa linea delle associazioni si pone anche Thomas Bottello, presidente dell’Ordine dei veterinari, concorde sul fatto che la tassa viene interpretata come una penalizzazione: “facciamo una bella campagna di raccolta fondi e magari i proprietari dei cani, alcuni, sono anche disponibili a pagare di più di 4 euro l’anno.