Lo spread assedia Monti, che ricorre ad altre tasse sulla casa
Superare il modello attuale
Sebbene, per quanto fatto trapelare dalle ultime indiscrezioni, occorreranno diversi anni per poter completare la riforma, dovrebbe esserci una riduzione delle disuguaglianze in merito alle tasse sul mattone pagate e per ottenere tale tipo di effetto occorre che effettivamente il valore di un’immobile sia simile al valore di mercato. Inoltre occorrerà anche rivedere il sistema del moltiplicatore, uguale per tutti gli immobili di una stessa tipologia, che è stato anche rilanciato con la recente manovra ( infatti nel decreto salva Italia varato dal governo Monti viene prevista una rivalutazione del 60 per cento dell’intero patrimonio immobiliare).
Le variazioni in programma
La modifica pertanto prevede di creare due valori distinti, quello reddituale (cioè il canone medio al netto delle spese) e quello patrimoniale (il prezzo di mercato), ed in questo caso i dati sono quasi tutti disponibili, anche se all’appello mancano ancora le dichiarazioni di alcuni milioni di immobili. Inoltre, al fine del calcolo della rendita effettiva, occorrerà effettuare il passaggio dagli attuali vani a i metri quadri ( anche perché il valore di un fabbricato è dato dal valore al metro quadro moltiplicato per i metri quadri dell’appartamento. Inoltre occorrerà individuare, di concerto tra associazioni di proprietari di case enti locali, ed associazioni di inquilini, i moltiplicatori idonei a definire in maniera corretta i vari valori reddituali.
I 5 punti su cui si baserà al riforma
Tale provvedimento rientra pienamente all’interno della cosiddetta fase due del governo, fase che indica i vari provvedimenti da attuare per permettere crescita e sviluppo ed assicurare al contempo equità e rigore.
- Rivisitazione della classificazione di tutti gli immobili;
- Rendite che dovranno considerare il valore patrimoniale dell’immobile e dovranno anche rappresentare il reddito medio che normalmente è possibile ottenere dall’immobile tenuto conto di spese di manutenzione e di gestione del bene;
- Occorre superare il “vano” come unità di misura della consistenza fiscale di un immobile;
- Introduzione del sistema dei metri quadri anche per quanto riguarda la rendita a livello fiscale;
- Si porrà fine al classamento degli immobili ordinari e si farà spazio a un sistema di funzioni statistiche che mettano in correlazione il valore del bene o il reddito dello stesso alla localizzazione e alle caratteristiche edilizie.
Tale obiettivo dovrebbe essere realizzato tenuto conto dei dati già in possesso dell’agenzia del territorio e ottenendo in tempi abbastanza ristretti gli ulteriori dati ancora mancanti.