Ci hanno scritto in molti nelle ultime ore per avere maggior informazioni su quella che è stata ribattezzata come tassa sulla patente. Vediamo più da vicino che cosa c’è di vero e di che cosa si tratta, nonché chi dovrà pagarla e a quanto ammonta.
Come spesso accade in questi casi non si tratta di una bufala completamente inventata ma di una notizia che, se non riportata correttamente, potrebbe causare confusione. La maggiorazione si riferisce al costo dell’esame di guida che arriverà a 150 euro.
La questione è stata sollevata in seguito alla risoluzione n. 79 del 2 settembre 2019 dell’Agenzia delle Entrate sull’applicazione dell’IVA alle lezioni di scuola guida, che, non rientrando negli insegnamenti scolastici o universitari, non godono di esenzione fiscale.
L’aumento consegue all’adeguamento alla decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che ha stabilito la revoca del regime di esenzione dell’IVA proprio per le lezioni di scuola guida. Le autoscuole sono state informate della necessità di aggiornare i prezzi per la patente.
Peraltro, la notizia riguarda anche le scuola guida oltre che i neo patentati. A queste ultime infatti l’onere di versare l’IVA non corrisposta fino al 2014 posto che la decisione della Corte Europea ha efficacia retroattiva. Un esborso non indifferente per il quale attendiamo aggiornamenti e conferme dal nuovo Governo.
Quanto costa prendere la patente
Del resto già senza tenere conto dell’IVA, l’Italia è uno dei Paesi più cari per chi vuole prendere la patente.
Il costo per la patente B si aggira sugli 800 euro, che senza dubbio hanno un peso sul bilancio delle famiglie medie.
Nel totale rientrano alcuni costi fissi, circa 200 euro da corrispondere per vari certificati, marche da bollo, nonché i versamenti a motorizzazione e a Ministero.
Poi ci sono le tasse sugli esami di guida
- circa 70,00 euro per la teoria;
- circa 100,00 euro per l’esame di guida.
Il tutto senza calcolare le lezioni di guida.