Tassa sull’ombra 2020: arrivano i chiarimenti del Mef

Secondo quanto previsto dalla nuova Manovra di Bilancio, dal 2021 i comuni potrebbero tassare i cittadini a causa dell’ombra proiettata, sul suolo pubblico, da balconi verande e altro. Vediamo qual è stata la risposta del Mef.
5 anni fa
1 minuto di lettura
tassa sull'ombra

Nelle ultime ore, si starebbe scatenando un tam tam mediatico sulla notizia dell’introduzione di una nuova tassa, la cosiddetta “Tassa sull’ombra”, un nuovo tributo che, di fatto, potrebbe gravare su tutti i cittadini a causa dell’ombra proiettata, sul suolo pubblico, da balconi verande e simili.

È dovuto intervenire, direttamente, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, attraverso un comunicato ufficiale, pubblicato il 19 gennaio 2020 dall’Agenzia Ansa, per mettere “fine” alle voci della possibile introduzione di questa nuova tassa.

Tassa sull’ombra, com’è nata questa preoccupazione?

In effetti, la Legge di Bilancio 2020 ha modificato la normativa in tema di occupazione del suolo pubblico.

La nuova tassa, denominata “Canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria”, sostituirà, a partire dal primo gennaio 2021, gli attuali tributi locali del Tosap e Cosap.

Il nuovo tributo si applicherà, anche, al cosiddetto “soprassuolo”, ossia le costruzioni private che proiettano ombra sul suolo pubblico, e non è espressamente prevista (a differenza della vecchia normativa) l’esclusione di balconi, verande o altro.

A conti fatti, non si tratterebbe dell’introduzione di un nuovo tributo, ma della mancata estensione, per il 2021, di quel precetto che fino ad oggi ne ha escluso l’applicazione, appunto, a balconi e simili.

Il chiarimento del MEF

Il 19 gennaio 2020 è stato pubblicato, dall’Agenzia Ansa, il chiarimento del Ministro dell’Economia e delle Finanze sul tema della Tassa sull’ombra:

Il nuovo canone previsto dalla legge di Bilancio sostituisce i tributi locali Tosap e Cosap, derivando dagli stessi i presupposti impositivi. Per questa ragione, può colpire solo le fattispecie già gravate da Tosap e Cosap, tra le quali non è compresa l’occupazione tramite balconi e verande”.

Nessuna nuova tassa per il 2021.

Possiamo concludere, dunque, che le preoccupazioni di questi ultimi giorni sarebbero state (forse) eccessive.

In ogni caso staremo a vedere gli sviluppi di questa vicenda.

Potrebbe anche interessarti:

 

 

Locazioni brevi, arriva la banca dati: obblighi e sanzioni per i gestori
Articolo precedente

Si possono chiedere i danni all’inquilino dopo la consegna delle chiavi?

Concorsi Ministero della Salute e Ministero del Lavoro
Articolo seguente

Concorso Inps 2020 per duemila posti: si attende uscita bando