Tassazione buoni fruttiferi postali e liquidazione anticipata sugli interessi maturati

Ecco le informazioni inerenti alla tassazione e alla liquidazioneanticipata sugli interessi dei buoni fruttiferi postali di Poste Italiane.
6 anni fa
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Poste Italiane: tutti i numeri di assistenza.

I buoni fruttiferi postali sono un prodotto collocato sul mercato da Poste Italiane, emesso dalla Cassa Depositi e Prestiti e garantito dallo Stato. Ci si chiede, però, qual è la tassazione applicata su di essi e se è possibile ottenere la liquidazione anticipata sugli interessi maturati.

Buoni fruttiferi postali: esistono i cartacei ed i dematerializzati

Esistono due tipi di bfp: quelli cartacei ed i dematerializzati. I primi sono quelli in cui chi li sottoscrive riceverà dalle Poste un titolo cartaceo che dovrà poi essere presentato per il rimborso (sia che avvenga a scadenza del titolo sia che esso sia anticipato).

Sarà premura del sottoscrittore, poi, conservare il buono gelosamente. Tale tipologia di buono sarà emesso in tagli da 50 euro e multipli di tale cifra. I buoni dematerielizzati, invece, sono quelli rappresentati da scrittura contabile. Essi saranno sottoscrivibili, infatti, soltanto se si avrà un conto di regolamento ovvero un libretto di risparmio o un conto corrente BancoPosta. A scadenza naturale o in caso di rimborso anticipato, infatti, gli interessi verranno accreditati direttamente sul conto di regolamento. Esso quindi non potrà essere estinto prima della scadenza dei buoni. Anche tali titoli potranno essere emessi in tagli da 50 euro e multipli di tale cifra.

Tassazione applicate sui bfp e liquidazione interessi maturati

I bfp di Poste Italiane emessi fino al 20 settembre del 1986 saranno esenti dalla ritenuta fiscale. Gli interessi maturati sui buoni emessi dal 21 settembre del 1986 al 31 agosto del 1987, invece, avranno una ritenuta fiscale del 6,25%. Quelli emessi dal 1° settembre 1987 al 23 giugno 1997 saranno assoggettati alla ritenuta fiscale del 12.50%. Essa è stata poi soppressa e sostituita con l’imposta sostitutiva sugli interessi sempre in misura del 12,50%.

Si ricorda infine che i buoni distribuiranno gli interessi solo al momento del rimborso sia esso a scadenza o anticipato purché la richiesta avvenga sempre quando essi supereranno il periodo di infruttiferità.

Se il buono verrà riscosso prima di tale periodo, infatti, verrà riconosciuto solo il capitale investito senza interessi.

Leggete anche: Buoni fruttiferi postali di Poste Italiane: ecco tutte le informazioni sull’imposta di bollo.

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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