Breve guida alla tassazione del TFR 2015, alla luce delle ultime novità sull’anticipo in busta paga previsto dalla Legge di Stabilità, la Legge n. 190/2014.
Trattamento fine rapporto (TFR): di cosa si tratta
Anche detto liquidazione o buonuscita, il trattamento di fine rapporto garantisce al lavoratore un importo commisurato alla sua retribuzione e corrisposto al momento di cessazione del rapporto di lavoro.
Calcolo TFR
La retribuzione di riferimento per il è costituita da tutti gli elementi retributivi del rapporto di lavoro minimo contrattuale come:
- scatti di anzianità,
- maggiorazione turni,
- straordinario fisso ripetitivo,
- premi presenza,
- valori convenzionali mensa,
- indennità per disagiata sede,
- provvigioni,
- premi e partecipazioni,
- altre somme riconosciute e corrisposte a titolo non occasionale.
Il Trattamento di fine rapporto viene determinato da un importo pari e comunque non superiore alla retribuzione lorda dovuta per ogni anno di lavoro, divisa per 13,5.
Tassazione TFR 2015 separata
Il trattamento di fine rapporto è soggetto a tassazione separata, essendo reddito formatosi in un periodo pluriennale, e pertanto non si cumula ai redditi dell’anno in cui è concretamente riscosso.
Tassazione TFR ordinaria
Per chi sceglie dal 1 marzo 2015 l’anticipo del TFR in busta paga, c’è da ricordare che la tassazione in tal caso segue l’ordinaria tassazione Irpef, quindi con un prelievo più pesante rispetto al TFR ordinario. Inoltre il maggior stipendio potrebbe incidere sulle agevolazioni legate all’Isee, le detrazioni. APPROFONDISCI – TFR busta paga: Qu.I.R., tassazione, liquidazione. La mini guida