Mese di luglio pieno di scadenze fiscali. I contribuenti italiani sono infatti chiamati a importanti e inderogabili appuntamenti con l’Agenzia delle Entrate.
Fra Iva, Irpef, Tari e altre imposte, il fisco italiano incasserà svariati miliardi di euro che serviranno a far funzionare la macchina statale, appesantita quest’anno da minori entrare generali a causa dell’emergenza sanitaria che imposto lo stop di molte attività produttive del Paese.
Le scadenze fiscali di lunedì 20 luglio
Si comincerà lunedì 20 luglio con i versamenti delle imposte più importanti: l’Iva.
Le altre scadenze fiscali di luglio
Iva a parte, il 30 luglio è il termine per il pagamento della seconda rata dell’Irpef per chi ha versato la prima nel mese di giugno. Per chi non avesse versato l’acconto il mese scorso, potrà versare il saldo a fine mese con una maggiorazione dello 0,40% dell’importo da corrispondere. Per le rate successive, invece, si applicheranno gli interessi di mora (0,05%) che aumentano tanto più si porta in avanti la rateizzazione. Sempre a luglio scattano anche i pagamenti della Tari di competenza dei Comuni. Ogni ente locale ha fissato delle date precise, suddividendo la tassa in due o più tranches e con pagamento del primo acconto proprio a luglio nella generalità dei casi.
Presentazione del 730
Luglio è anche il mese ideale per presentare la dichiarazione dei redditi mediante modello 730 per ottenere i rimborsi Irpef, se previsti, con la busta paga o la pensione di agosto.
Cna, rinviare al 16 ottobre scadenza dichiarazione redditi
Sulle scadenze dei versamenti delle imposte, la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna) chiede più tempo per una migliore e più fluida gestione delle pratiche fiscali, considerato che l’emergenza Covid ha fatto slittare molti appuntamenti col fisco creando però intasamenti in estate. “È ormai prossima la scadenza al 20 luglio 2020 dei versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, dell’Iva e dell’Irap relative ai soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli Indici sintetici di affidabilità fiscale nonché quelli in regime forfetario o in regime di vantaggio. Per evitare l’affollamento dei versamenti già previsti per settembre, la proroga dovrebbe essere disposta almeno al 16 ottobre 2020“. È questa la richiesta avanzata dalla Cna perchè “la proroga stabilita dal Dpcm 27 giugno 2020 è assolutamente insufficiente, tuttavia concede al legislatore il tempo necessario per approvare una norma che sposti a dopo l’estate il termine di versamento delle imposte“.