Tasse, lavoro e pensioni: programma 5 Stelle e punti in comune con Lega e Pd

Tasse, lavoro e pensioni: su quali punti del programma 5 Stelle è possibile un'intesa e con chi?
7 anni fa
1 minuto di lettura

Movimento 5 Stelle primo partito ma senza maggioranza: questo il dato primario che emerge dalle elezioni politiche del 4 marzo 2018 e che implica una riflessione strategica. Come si muoveranno i grillini che da sempre hanno rifiutato le coalizioni con altri partiti? L’idea, sulla quale Di Maio in queste prime dichiarazioni post elezioni ha dimostrato apertura, è quella di un’intesa su singoli punti del programma. E mentre c’è ancora chi si chiede se il Movimento 5 Stelle sia di destra o di sinistra, cerchiamo di capire se, su quali punti del programma e con chi i grillini potrebbero trovare un’intesa.

Movimento 5 Stelle e Pd: Renzi farà un passo indietro?

Secondo i ben informati la prima condizione del Movimento 5 Stelle verso il Pd è che Renzi faccia un passo indietro (l’ex premier ha annunciato le sue dimissioni quindi potrebbero esserci margini). Sicuramente alcuni punti di contatto con la sinistra ci sono, soprattutto se a fare da collante sarà Liberi e Uguali. Il reddito di cittadinanza fortemente voluto dai 5 Stelle ad esempio non differisce molto dalla proposta del reddito di dignità di LeU (anche se la seconda è meno onerosa per le casse dello Stato); anche sulle misure a sostegno della famiglia e dei genitori che lavorano ci sono dei punti di contatto possibili: LeU chiede orari flessibili di lavoro per i genitori, mentre il M5S propone congedi parentali fino a 36 mesi.

Movimento 5 Stelle e Lega: punti in comune dei due veri vincitori

Il Movimento 5 Stelle è primo partito ma sicuramente l’altro dato che emerge con forza da queste elezioni politiche è che la Lega ha preso piede tanto che il nuovo leader del centro-destra è Salvini davanti a Berlusconi. Sul fronte fiscale e del welfare e previdenza M5S e Lega hanno manifestato intenzioni simili su:

– reddito di cittadinanza (circa 780 euro al mese per chi vive sotto la soglia di povertà);
– semplificazione della burocrazia;
– aumento delle pensioni minime;
– diminuzione delle tasse.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Perché il titolo Mediaset crolla, Telecom guadagna in borsa e il fattore Salvini

pensione a 61 anni
Articolo seguente

Lavoro usurante: conducente navetta 9 posti, facchino e notturno vi rientra?