Tasse rosa: il Fisco è maschilista?

La “tassa di genere” grava sulla donna: assicurazioni, mutui, deodoranti, profumi, parrucchiere, automobili, vestiti e altro, le donne pagano circa il 20% in più rispetto agli uomini.
9 anni fa
2 minuti di lettura

Un’indagine effettuata a New York, dal Department of Consumers Affairs della City, ha stabilito che essere donna costa in media il 20% in più che essere uomo. Il Department of Consumers Affairs della City ha esaminato 800 prodotti femminili uguali ai prodotti per i maschi, è ha scoperto che i prodotti destinati alle donne sono più cari. Le aziende produttrici di deodoranti, profumi, rasoi e vestiti applicano prezzi più alti. Anche il Times, a Londra, è andato a constatare i prezzi nei grandi magazzini della città:

  • da Tesco i rasoi per la depilazione delle gambe sono uguali a quelli maschili, ma costano giusto il doppio per le donne;
  • da Boots, 100 millilitri di fragranza Chanel Allure costavano 30 sterline alle donne e solo 23,5 agli uomini;
  • anche le penne Bic «for her» erano vendute a 2,99 contro 1,98 delle penne normali.

Quando costa essere donna rispetto ad un uomo?

Il Washington Post, negli Stati Uniti, ha calcolato che essere donna costa circa 1400 dollari (1200 euro) all’anno in più rispetto a essere uomo.

Persino il costo della lavanderia della donna è più elevato rispetto a quello degli uomini. La “gender tax” è diventata un caso nazionale e anche l’University of Central Florida ha indagato in modo scientifico sui deodoranti. Quelli femminili costano in media il 30% in più, ma contengono gli stessi componenti di quelli maschili, cambia solo il profumo diverso. L’indagine dimostra che i prezzi più alti sono applicati alle donne fin dall’infanzia, ad esempio:

  • da Radio Flyers: due monopattini uguali nella forma, nel peso e nelle caratteristiche, ma diversi nel colore, costano 24,99 dollari nella versione maschile e 49,99 nella versione femminile;
  • la Pirate Ship di Playmobil costa solo 24,99 dollari, versione maschile, mentre costa 37,99 dollari la Fairy Queen Ship, la sua versione femminile;
  • donne sono discriminate pure nelle tasse sull’importazione delle merci in America: un paio di sneakers maschili è tassato all’8 %, quelle femminili al 10 %.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Bollo auto 2016: tutti i casi di esenzione dal pagamento

Articolo seguente

Ricorso in autotutela: come ottenere un annullamento di un atto della Pa