Anche le pensioni sono un reddito che è assoggettato a tassazione. O almeno nella stragrande maggioranza dei casi è così. In Italia si versano le tasse sui redditi con una Imposta che si chiama IRPEF. E le tasse riguardano inevitabilmente anche la pensione quindi.
L’acronimo è Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche. Ed è quello che si paga al Fisco sui redditi che si producono, siano essi da lavoro autonomo, lavoro dipendente, immobili e pensioni. In attesa che il governo passi ai fatti con la promessa revisione degli scaglioni con taglio del secondo e vantaggio per il ceto medio, nel 2025 la tassazione resta quella ordinaria.
Che cambia in base alla tipologia di pensione percepita, cioè all’importo della pensione.
Pensioni e IRPEF, nel 2025 come funzionano scaglioni, aliquote e detrazioni sulle tasse
L’IRPEF è un’imposta progressiva, che fa pagare di più ai redditi più elevati. Nel 2024 è stata introdotta una grande novità che ha di fatto tagliato uno scaglione Fino al 2023 l’IRPEF si basava su 4 scaglioni di imposta, mentre dal 2024 si è scesi a 3. Il vecchio secondo scaglione è stato assorbito in tutto dal primo. E per chi vi ricade, il vantaggio è che è stata estesa la parte di reddito su cui si versa l’aliquota minima.
Più sale il reddito e quindi più sale la pensione più IRPEF si paga, ma in maniera progressiva a scaglioni. Pertanto fino ad una parte la pensione è tassata per tutti in ugual misura e solo sulla parte eccedente che si applicano le aliquote più alte.
Pensioni e tasse, sicuri di sapere tutto?
Come sempre esiste una area di non tassazione che anche sulle pensioni esonera dall IRPEF i contribuenti.
La no tax area è a 8.500 euro. Perché in questo caso come vedremo adesso le detrazioni superano l’imposta o la azzerano del tutto. Tornando agli scaglioni, più sale la pensione più tasse si pagano.
I tre scaglioni sono:
- 23% su un reddito fino a 28.000 euro;
- 35% su un reddito da 28.001 a 50.000 euro;
- 43% su un reddito sopra 50.000 euro.
Per tutti, per chi prende una pensione fino a 28.000 euro o per chi la supera, il 23% viene applicato sulla pensione fino a quella cifra. Per la parte di pensione superiore ma fino a 50.000 euro, l’IRPEF dovuta è al 35% e per la parte ancora superiora è al 43%.
Come di calcola l’IRPEF sulla pensione e come funzionano le detrazioni sui redditi da pensione
Quindi, l’IRPEF sulla pensione si paga in misura percentuale in base all’importo della pensione stessa. parliamo di soggetti che non hanno altri redditi, e di tassazione diretta sull’assegno previdenziale. Perché se alla pensione si aggiungono altri redditi non è detto che un contribuente resti nel primo scaglione per esempio. L’IRPEF però non si versa sulla pensione in misura secca, nel senso che viene ridotta dalle detrazioni sui redditi di pensione.
La detrazione sui redditi da pensione vale 1.955 euro per la pensione fino a 8.500 euro. E se calcoliamo il 23% di 8.500 euro, cioè se applichiamo l’aliquota del primo scaglione viene esattamente così.
Ecco perché fino ad 8.500 euro c’è la già citata no tax area. Per le pensioni da 8.501 a 28.000 euro la detrazione è pari a 700 euro con l’aggiunta di ciò che viene come risultato della moltiplicazione di 1.255 con il risultato di 28.000 sottratto il reddito complessivo del contribuente diviso 19.500.
Per esempio un contribuente che ha una pensione pari a 15.000 euro esatte avrà una detrazione pari a 1.536 euro. Perché a 700 euro si aggiungeranno 836 euro che escono da 28.000 meno 15.000 diviso 19.500 e moltiplicato per 1.255.
Il contribuente con una pensione da 15.000 euro dovrebbe versare di IRPEF, rientrando completamente nel primo scaglione, 3.450 euro, cioè il 23% di 15.000 euro. Invece verserà solo la differenza tra 3.450 e 1.536 euro di detrazione, ovvero 1.914 euro.