Il Tesoro ha comunicato nella giornata di venerdì il lancio di un nuovo bond retail, cioè dedicato esclusivamente ai risparmiatori. Esso farà parte della famiglia dei BTp Valore, di cui sinora vi sono state quattro emissioni tra il giugno del 2023 e il maggio 2024. Ma il BTp Più -così la sua denominazione ufficiale – presenta modalità in parte differenti per cercare di attirare ordini in una fase di tassi ancora elevati, ma ben sotto i massimi. Prima di fare qualche previsione circa le possibili cedole, ripercorriamo le caratteristiche salienti del nuovo titolo.
Condizioni salienti del bond retail
Esso avrà durata di otto anni, la più elevata tra i bond retail sinora emessi dal Tesoro.
Le cedole saranno pagate ogni tre mesi e secondo un meccanismo di step up quadriennale. In pratica, i tassi dei BTp Più saliranno dopo i primi quattro anni. Gli investitori che acquisteranno il bond durante il collocamento di febbraio (giorni 17-21, salvo chiusura anticipata), godranno di un’opzione di rimborso al termine dei primi quattro anni. Se non se ne avvarranno, riceveranno una cedola più alta per il restante quadriennio.
Come sempre, il lotto minimo è fissato in 1.000 euro e multipli di tale importo, così come l’emissione avverrà alla pari e senza commissioni dovute alle banche intermediarie. A differenza delle precedenti emissioni, però, non ci sarà il premio fedeltà. Esso è un rendimento extra riconosciuto agli investitori cassettisti alla scadenza. Sarà sostituito dal nuovo meccanismo del rimborso anticipato su base opzionale.
Cedole tra rendimenti di mercato e premio ai cassettisti
E veniamo adesso alla domanda delle domande: quali saranno i tassi del BTp Più? Poiché si tratta di una scadenza a 8 anni, dobbiamo guardare ai rendimenti vigenti su questo tratto della curva.
I titoli di stato con date di rimborso nella prima parte del 2033 offrono attualmente in media il 3,40%. E’ ovvio che da qui al collocamento di febbraio le condizioni di mercato potranno variare anche di tanto. I rendimenti potranno o risalire o scendere. Dunque, la nostra previsione si basa sulle condizioni odierne.
Essendo i tassi del BTp Più crescenti dopo quattro anni, sappiamo che fino al febbraio del 2029 saranno più bassi rispetto al periodo successivo e fino alla scadenza del febbraio 2033. E immaginiamo che il Tesoro si ponga come obiettivo di premiare gli investitori che decideranno tra quattro anni di continuare a finanziare lo stato, anziché scegliere il rimborso del capitale anticipato. Per questo motivo, crediamo che il “salto” tra primo e secondo quadriennio sarà fissato in misura congrua e non sarà piccolo come alle ultimissime emissioni retail.
Tassi BTp Più, nostre previsioni
La nostra previsione sarebbe di una cedola annua lorda del 3% per i primi quattro anni, seguita dal 4% per i successivi quattro. I tassi del BTp Più risulterebbe sufficientemente attrattivi sia per coloro che volessero disinvestire già nel 2029, sia per quanti puntassero alla scadenza finale. Infatti, i bond del Tesoro quadriennali al momento rendono meno del 3%. Dunque, a questo tasso avrebbe senso investire anche solo fino al 2029. C’è da dire, però, che in assenza del premio fedeltà è immaginabile che il Tesoro decida di riconoscere un secondo tasso più cospicuo ai risparmiatori, magari al 4,25-4,50%.
In questo modo, il rendimento medio annuale all’emissione salirebbe al 3,60-3,75%. Un rendimento extra di circa lo 0,30%, in linea con le passate edizioni.