Tassi BTp Più in rialzo al termine del collocamento di oggi?

Il Tesoro potrebbe rivedere al rialzo i tassi offerti per il BTp Più con scadenza 25 febbraio 2033, al termine del collocamento di oggi.
10 ore fa
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Collocamento BTp Più concluso, ecco il costo per i contribuenti
Collocamento BTp Più concluso, ecco il costo per i contribuenti © Licenza Creative Commons

E’ stata di 13,81 miliardi di euro la domanda complessiva del nuovo bond retail del Tesoro, il cui collocamento giunge al termine alle ore 13.00 di oggi. I contratti sottoscritti sono stati 412.064 nelle prime 4 giornate per il controvalore medio di circa 33.500 euro. E tra poche ore sapremo se i tassi offerti per il BTp Più con scadenza 25 febbraio 2033 (ISIN: IT0005634792) saranno confermati o rivisti in leggero rialzo. Venerdì scorso, il Tesoro aveva fissato la cedola minima del 2,80% per i primi 4 anni e del 3,60% dal quinto all’ottavo anno. Il rendimento medio annuo lordo del titolo risulta essere, pertanto, del 3,20%. Al netto dell’imposizione fiscale, il 2,80% all’anno.

Successo per collocamento per assenza di alternative

Prevedibile che con le ultime battute gli ordini complessivi saliranno sopra 14 miliardi. All’ultimo collocamento del BTp Valore maggio 2030 si erano fermati a 11,23 miliardi. Il successo dell’operazione in corso si deve all’assenza di alternative di pari grado di rischio e altrettanto remunerative. Molte famiglie temono che tra qualche mese non ci saranno più strumenti nei quali investire con rendimenti accettabili. Da cui la corsa alle sottoscrizioni.

I tassi sui BTp Più potranno essere rivisti al rialzo al termine del collocamento. Questa settimana è stata caratterizzata da volatilità sui mercati, visti gli eventi geopolitici che si sono succeduti. Si è aperto ufficialmente il dialogo tra Stati Uniti e Russia sull’Ucraina e ci sono buoni presupposti per immaginare che le parti giungano a un accordo di pace. Ma le polemiche non mancano tra Ucraina ed Europa da una parte e Stati Uniti dall’altra. Questo sta creando incertezza, specie perché Washington ha segnalato di non volere più garantire incondizionatamente la sicurezza al Vecchio Continente.

Rendimenti di mercato in lieve risalita

Ed ecco che si torna a parlare di Eurobond per la difesa. In ogni caso, serviranno centinaia di miliardi di euro di spesa in più all’anno per il riarmo. Investimenti che saranno finanziati in gran parte, se non tutti, in deficit. Ciò prelude ad un aumento dell’offerta di titoli del debito sul mercato, che a sua volta sta provocando un certo rialzo dei rendimenti. Questi sono saliti di poco sulla curva dei tassi italiana: la scadenza a 4 anni viaggia sopra il 2,75% e quella a 8 anni sfiora il 3,40%.

Alle attuali condizioni di mercato, i tassi sul BTp Più appaiono relativamente bassi. Il premio offerto sui BTp a 4 anni è praticamente sparito, mentre rispetto al BTp a 8 anni il rendimento medio risulta inferiore dello 0,20%. Ricordiamo che il bond offre ai soli sottoscrittori un’opzione di rimborso anticipato al termine dei primi 4 anni, per cui si può considerare della durata massima di 8 anni, ma già rimborsabile a metà di vita.

Rialzo tassi BTp Più, ipotesi

Per questo ci aspettiamo che il Tesoro ritocchi le cedole all’insù. Probabile che siano riviste entrambe, anche se non escludiamo che ad essere aumentata sia solamente la seconda cedola dal quinto anno in avanti dal 3,60% al 4%.

In questo caso, il rendimento medio salirebbe al 3,40%, offrendo un grosso incentivo ai sottoscrittori per mantenere il titolo in portafoglio fino alla scadenza.

In alternativa, ipotizziamo che le cedole salgano entrambe e rispettivamente al 3% e 3,80%. In questo modo, il rendimento medio si porterebbe al 3,40% come nel caso precedente e in linea con il mercato. Lo scalino sarebbe più basso, ma resterebbe l’incentivo a proseguire con l’investimento al termine dei primi 4 anni. I tassi dei BTp Più, comunque, non offrirebbero alcun premio rispetto alle attuali condizioni del mercato.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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