L’ultima volta era accaduta nel 2020, dopo 4 anni la Federal Reserve taglia i tassi d’interesse. Ieri, mercoledì 18 settembre, la Fed degli Stati Uniti ha sorpreso i mercati con una riduzione dei tassi di interesse di mezzo punto percentuale, portandoli a una forchetta tra 4,74% e 5%. Questa decisione segna l’inizio di una nuova fase per la politica monetaria della Fed, dopo un anno in cui i tassi erano stati mantenuti ai massimi livelli degli ultimi 23 anni per contrastare l’inflazione.
Perché la Fed ha deciso di tagliare i tassi d’interesse?
La decisione della Federal Reserve di ridurre i tassi di interesse è motivata dalla necessità di sostenere l’economia in un contesto in cui la crescita globale mostra segni di rallentamento. Dopo aver affrontato l’inflazione, che aveva raggiunto livelli storici nel 2023, la Fed ora si concentra sulla protezione dei posti di lavoro e sul mantenimento della stabilità economica. Nonostante il calo dell’inflazione, i segnali di rallentamento dell’economia statunitense e globale hanno spinto la banca centrale a rivedere la sua strategia. La crescita economica negli Stati Uniti ha iniziato a rallentare, mentre la disoccupazione ha registrato un lieve aumento. Questi fattori hanno portato la Fed a cercare un equilibrio tra il controllo dell’inflazione e il sostegno all’economia.
Il taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, di cui si parlava di questi tagli da oltre un anno, avrà ripercussioni a livello globale. Gli Stati Uniti rappresentano la maggiore economia del mondo (forse ancora per poco, vista la costante crescita cinese, non ultima anche sulle auto elettriche, e le loro politiche monetarie influenzano i mercati globali. Una riduzione dei tassi di interesse significa che il costo del denaro per le imprese e i consumatori diventa più accessibile, stimolando potenzialmente la domanda interna e favorendo gli investimenti.
Gli effetti sui mercati finanziari
I mercati finanziari hanno reagito immediatamente alla notizia del taglio dei tassi d’interesse. Il mercato azionario statunitense ha registrato un aumento, poiché i tassi di interesse più bassi tendono a favorire le aziende, riducendo i costi di finanziamento e migliorando le prospettive di crescita. Anche il settore immobiliare potrebbe beneficiare di questa mossa, con mutui a tassi più bassi che potrebbero stimolare le vendite di case. D’altro canto, i mercati obbligazionari potrebbero subire pressioni a causa della riduzione dei rendimenti. Gli investitori potrebbero iniziare a spostare i loro investimenti verso asset più rischiosi in cerca di rendimenti più alti, aumentando la volatilità dei mercati
L’attuale taglio dei tassi d’interesse potrebbe essere solo il primo di una serie di riduzioni, poiché la Fed sembra intenzionata a mantenere una politica monetaria accomodante per tutto il 2024. La banca centrale ha segnalato la possibilità di ulteriori tagli entro la fine dell’anno, a seconda dell’andamento dell’economia e dell’inflazione. Tuttavia, questa strategia comporta anche rischi. Un taglio troppo rapido o significativo dei tassi potrebbe riaccendere l’inflazione, minando gli sforzi fatti negli ultimi due anni per tenerla sotto controllo. Inoltre, una politica monetaria troppo accomodante potrebbe creare bolle speculative nei mercati finanziari, che potrebbero esplodere in futuro.
Riassumendo…
- il taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve rappresenta un cambiamento importante nella politica economica degli Stati Uniti, con ripercussioni globali;
- nell’immediato gli effetti sembrano positivi, soprattutto per il mercato azionario e la crescita economica;
- dubbi su come impatterà su inflazione e stabilità economica nel lungo termine.