Tax free shopping, che cosa è e come funziona

Come funziona il tax free shopping, chi può ottenerlo e quanto vale il rimborso. Cosa deve fare il turista prima di lasciare il Paese.
4 anni fa
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tax free shopping 2024

Spesso si sente parlare di tax free shopping in aeroporto o quando si entra in grossi centri commerciali. Ma in cosa consiste esattamente la pratica e quanto ci riguarda?

Ebbene, bisogna sapere che quando ci si reca all’estero e si fa shopping, cioè quando si acquistano beni personali che poi vengono riportati nel proprio Paese di residenza, si può ottenere il tax free shopping. In pratica, con una semplice dichiarazione doganale, si ha il rimborso dell’Iva sul prodotto acquistato.

Tax free shopping, che cosa è

Il tax free shopping rappresenta quindi una forma di incentivazione al turista che acquista beni per uso personale nel Paese che visita. Nel caso dell’Italia, gli stranieri non residenti che acquistano, ad esempio, capi di abbigliamento o souvenir da portare in patria, possono chiedere lo sdoganamento della merce e ottenere quindi il rimborso dell’Iva sul prodotto acquistato.

Il tax free shopping riguarda tutto il mondo ma non tutti i Paesi lo applicano. Più esattamente dipende dalle convenzioni fiscali internazionali in vigore e dagli accordi reciproci sullo scambio di informazioni. Al momento sono 55 gli Stati che applicano il beneficio fiscale e si tratta, in particolare, di nazioni extra Ue. Il rimborso non è ammesso anche in quei Paesi europei che non aderiscono alla Ue, come Andorra, Città del Vaticano, Islanda, Liechtenstein, Principato di Monaco, Norvegia, San Marino e Svizzera.

Il rimborso dell’Iva può essere ottenuto in due modalità differenti. Al momento dell’acquisto chiedendo l’emissione della fattura senza Iva, ma non tutti gli esercenti sono preparati. Oppure quando si sta per lasciare l’Italia con un rimborso successivo dopo aver dichiarato l’importo all’agenzia delle Dogane. A tal fine ci sono società di tax refund, che svolgono il ruolo di intermediari, facilitando le pratiche di rimborso per l’acquirente a fronte di un compenso per il servizio reso.

Come ottenere il rimborso Iva

Per ottenere il rimborso Iva sui prodotti acquistati all’estero, bisogna rispettare alcuni requisiti e presentare dei documenti in aeroporto o prima di lasciare il Paese. Ogni Stato ha le sue regole in materia ed è sempre bene informarsi prima del loro funzionamento. Di base, però, è necessario dimostrare di possedere la residenza all’estero e quindi presentare alle autorità doganali il proprio passaporto.

Per i turisti che visitano l’Italia è, quindi, necessario dimostrare sostanzialmente di essere residenti all’estero. Nonché di aver intrapreso un breve soggiorno (fa fede il biglietto aereo o la prenotazione del tour operator) e di aver effettuato un acquisto con applicazione dell’Iva.

Le autorità doganali chiederanno, direttamente o mediante intermediari, di sottoscrivere alcune dichiarazioni compilando apposito modulo tax free shopping. In aeroporto è tutto abbastanza semplice, mentre diventa più complicato se si rientra nel proprio Paese con altri mezzi di trasporto. In questo caso ci si può affidare alle società di tax refund che si trovano anche online.

Requisiti necessari

Per l’applicazione del tax free shopping ai turisti che lasciano l’Italia devono ricorrere i seguenti requisiti:

  • Il cedente deve essere un commerciante al dettaglio;
  • L’acquirente deve essere un soggetto privato extracomunitario;
  • L’oggetto dell’acquisto deve essere un bene destinato all’uso personale;
  • L’importo dell’acquisto deve essere superiore ad euro 154,94 Iva compresa;
  • Deve essere emessa obbligatoriamente fattura.

La richiesta di rimborso è un processo abbastanza complicato, che può richiedere tempo e competenze sulle normative specifiche dei Paesi di riferimento. E’ pertanto consigliabile effettuare acquisti presso quei rivenditori che espongono il cartello “tax free shopping” per ottenere sin da subito le agevolazioni necessarie.

La merce, così acquistata senza applicazione di Iva, va in ogni caso sempre dichiarata all’Agenzia delle Dogane al momento di lasciare il Paese.

In caso contrario si rischia una multa salatissima.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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