Presentato ufficialmente il Manifesto 2021-2022 dell’Italian Insurtech Association durante l’Assemblea dei Soci di IIA tenutasi il 26 maggio scorso. Obiettivo del nuovo progetto è accelerare lo sviluppo del settore e tenere botta contro i colossi del web.

l’Assemblea dei Soci di IIA, nuovo progetto

Il confronto con i player internazionali sarà uno dei must per l’insurtech italiana, lo ha deciso il Manifesto 2021-22 annunciato dall’Italia Insurtech Association di recente. L’aumento degli investimento e l’accelerazione sullo sviluppo delle competenze digitali sono gli altri punti cardine del progetto, oltre che creare un adeguato conteso normativo al fine di regolamentare al meglio i punti cardine delle proprie attività.

Il documento si propone di definire in 13 punti la strategia da mettere in atto per la rivoluzione digitale che il settore assicurativo da qualche tempo sta vivendo.

Si parla del resto di un mercato che ha la sua importante fetta di mercato. Il settore assicurativo infatti rappresenta in questo momento più del 7% del prodotto interno lordo nostrano. Raccogliere la sfida della trasformazione digitale che stiamo vivendo è quindi fondamentale. Il documento è stato redatto naturalmente dalla stessa IIA, e approvato e firmato da tutta la comunità Insurtech nostrana, oltre che dalle principali compagnie assicurative facenti parte dell’associazione. Parliamo, come detto, di un settore fortemente integrato anche con altri settori industriali, capace di impiegare quasi 400 mila persone sul nostro territorio.

La rivoluzione digitale dell’insurtech

In Italia le polizze digitali non occupano una percentuali particolarmente significativa, si parla infatti di solo l’1,3%, ma sono numeri in continua espansione, e secondo gli esperti e gli analisti del settore, destinati a crescere in tempi brevi. Le statistiche infatti indicano che entro 10 anni si passerà dall’attuale 30% dei consumatori di prodotti assicurativi digitali all’80%. Non c’è solo lo sharing economy a spingere verso questi numeri, la crescita infatti è dovuta anche ad altri attori del mercato, come banche, utilities, grande distribuzione & ecommerce, soggetti non assicurativi che però stanno influendo sul medesimo mercato attraverso i propri affari.

Parliamo naturalmente di numeri fortemente spinti anche dalla pandemia, evento che non è passato certamente inosservato anche a broker e agenti, i quali si dicono pronti per la nuova evoluzione digitale in atto. L’assemblea dell’Italian Insurtech Association ha anche approvato il nuovo consiglio direttivo, confermato Simone Ranucci Brandimante come Presidente del Consiglio direttivo, e Gerardo Di Francesco in veste di Segretario Generale. Lasciamo la chiusa proprio alle parole del Presidente: “Per evitare di rimanere schiacciati dai nuovi colossi del web, che offrono servizi online facilmente accessibili, il comparti assicurativo deve avviare una vera rivoluzione digitale al suo interno. Le linee guida approvate oggi da tutta la comunità insurtech spingono per velocizzare la transizione digitale dell’industria assicurativa indicando nei 13 punti le misure alla base del cambiamento. La strategia per il 2021-2022 parte dall’obiettivo di aumentare drasticamente il valore degli investimenti in insurtech, per passare dai 50 milioni del 2020 a 1 miliardo di euro nel 2023. Un piano ambizioso che crediamo possibile attraverso una serie d’azioni: sviluppo delle competenze tecniche e digitali dei propri operatori, aumento delle sperimentazioni tecnologiche, accelerazione di poli digitali insurtech, valorizzazione degli investimenti del recovery plan, adeguamento normativo, confronto con la community internazionale, sostegno alla diversity e gender equality, creazione di una forte identità del settore”.

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