Telecom Italia 3% 2025 da oggi anche su ExtraMOT

Bond Telecom Italia 2025 (XS1497606365) in contrattazione sul circuito ExtraMOT di Borsa Italiana. Prezzi e rendimenti
8 anni fa
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Le nuove obbligazioni Telecom Italia 3% 2026 sbarcano sul mercato regolamentato di Borsa Italiana. Dopo aver esordito su EuroTLX subito dopo il collocamento lo scorso 23 settembre, i bond decennali Telecom Italia sono disponibili anche sul circuito ExtraMOT per importi minimi di 100.000 euro. Il nuovo bond senior unsecured era stato sottoscritto dieci giorni fa da investitori istituzionali internazionali con  un  rendimento a scadenza del 3,025%. Inizialmente la guidance di rendimento del bond Telecom era stata fissata intorno ai 300 bp, ma poi a causa della forte pressione delle domande degli investitori l’emittente ha abbassato la soglia fino a 283 bp.

Il nuovo bond Telecom Italia, inizialmente offerto per un ammontare benchmark, è quindi stato sottoscritto per 1 miliardo di euro a fronte di domane quattro volte superiori. Fra gli acquirenti, anche la Bce che ha esteso da giugno scorso il piano di acquisti di obbligazioni ai corporate bond europei investment grade.

Obbligazioni Telecom Italia 3% 2025 – XS1497606365

Il nuovo bond Telecom Italia s.p.a. è stato prezzato a 99,806. L’obbligazione senior (codice ISIN XS1497606365) offre una cedola annuale a tasso fisso del 3% con data di stacco prevista per il 30 settembre. Il taglio minimo negoziabile è di 100.000 euro nominali con multipli aggiuntivi di 1.000 e sarà quotato a fine mese presso la borsa del Lussemburgo. Il rimborso è fissato per il 30 settembre 2025 in unica soluzione. Il prezzo attualmente offerto su ExtraMOT è di 100,52 bid e 100,64 ask per un rendimento inferiore al 3%. Telcom Italia gode di rating BBB- per Fich, BB+ per Standard & Poor’s e Ba1 per Moody’s. L’operazione di collocamento è stata gestita da Banca Imi, Deutsche Bank, Mediobanca e Morgan Stanley affiancati da Commerzbank, Ing, Rbs, Santander e Ubs. Fra gli altri bond Telecom Italia di quest’anno, segnaliamo il collocamento in gennaio di un bond 2024 da 750 milioni e in maggio un decennale da un miliardo, che hanno contribuito a fronteggiare le prime scadenze debitorie dell’anno (tra fine gennaio e marzo e a giugno); il prossimo 15 novembre scade invece un bond convertendo in azioni del gruppo, da 1,3 miliardi.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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