Per i lavoratori che prestano la propria attività lavorativa al di fuori della sede di lavoro (quindi impiegati con telelavoro) possono ottenere il rimborso analitico delle somme spese per i collegamenti telefonici sostenuti.
Il telelavoro, rappresentando una modalità di organizzazione del lavoro che permette al dipendente di svolgere la propria prestazione lavorativa al di fuori dell’azienda grazie all’utilizzo delle tecnologie informatiche. Proprio per questo motivo il datore di lavoro può rimborsare i costi dei collegamenti telefonici utilizzati per svolgere il proprio lavoro e tali sono non possono essere assoggettate a tassazione poichè sono somme anticipate dal lavoratore al fine di raggiungere le risorse dell’azienda per espletare la propria attività lavorativa, così come stabilità dalla risoluzione 357/E del 2007 dell’Agenzia delle Entrate.
Sui rimborsi per tali somme, quindi, che non concorrono al reddito imponibile, non devono pesare ritenute fiscali, previdenziali e assistenziali.
Leggi anche: Smart Working: come viene regolato il telelavoro? e Telelavoro: contratti, regole e incentivi