Terreni agricoli: dichiarazione dei redditi in scadenza

Scade lunedì 1° febbraio il termine per la presentazione della denuncia annuale delle variazioni dei redditi dominicale ed agrario dei terreni: per l'omessa denuncia è prevista l'applicazione di una sanzione amministrativa che va un minimo di euro 250 a un massimo di euro 2.000.
9 anni fa
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Lunedì 1° febbraio, è il termine ultimo per denunciare l’intervenuta variazione, senza incorrere in sanzioni o penalizzazioni, dei redditi dominicale e agrario dei terreni verificatesi nel 2015. La scadenza ordinaria per la comunicazione dei cambiamenti , in aumento o in diminuzione del reddito dominicale e agrario dei terreni, cade il 31 gennaio dell’anno successivo a quello in cui si è verificata la modifica. Per quest’anno, il termine si sposta in avanti di un giorno poiché il mese di gennaio finisce di domenica.

I contribuenti obbligati alla presentazione della denuncia annuale delle variazioni dei redditi dominicale e agrario dei terreni

La denuncia va presentata dai titolari di redditi dominicale e agrario dei terreni, per denunciare le variazioni dei terreni verificatesi nel 2015.

I contribuenti per la presentazione della denuncia possono scegliere tra l’invio telematico, utilizzando il software Docte 2.0 oppure presentando la dichiarazione al competente Ufficio Provinciale-Territorio dell’Agenzia delle Entrate. La denuncia annuale delle variazioni dei redditi dominicale e agrario dei terreni interessa le seguenti categorie di contribuenti:

  • dipendenti, pensionati, persone fisiche non titolari di partita Iva, collaboratori coordinati e continuativi, lavoratori occasionali;
  • imprenditori artigiani e commercianti, agenti e rappresentanti di commercio, ecc.;
  • lavoratori autonomi, professionisti titolari di partita Iva iscritti o non iscritti in albi professionali;
  • società di persone, società semplici, Snc, Sas, Studi Associati;
  • società di capitali ed enti commerciali, SpA, Srl, Soc. Cooperative, Sapa, Enti pubblici e privati diversi dalle società;
  • istituti di credito, Sim, altri intermediari finanziari, società fiduciarie;
  • enti che non svolgono attività commerciali;
  • organi e amministrazioni dello Stato;
  • altri soggetti.
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