Nell’asta di giovedì 12 dicembre il Tesoro offrirà anche la terza tranche del BTp a 3 anni, scadenza 15 ottobre 2027 e cedola 2,70% (ISIN: IT0005622128). L’importo sarà compreso tra un minimo di 2,5 e un massimo di 3 miliardi di euro su una raccolta complessiva fissata a 8,5 miliardi massimi. Il bond ha fatto il suo debutto sul nostro mercato sovrano solamente il mese scorso. Nella seduta odierna, si acquista ad una quotazione in area 101, cioè all’1% sopra la pari. Questo significa che per inserire in portafoglio un capitale nominale di 1.000 euro, bisogna spenderne circa 1.010.
Rendimento non più molto appetibile
Questo BTp a 3 anni è un buon investimento per le famiglie che vogliano impiegare i loro risparmi per un periodo medio. Di fatto, un’alternativa ai conti deposito, anche se bisogna stare attenti a perdere opportunità di guadagno migliori. Anche se si volesse rivendere prima della scadenza, non bisogna illudersi circa l’entità della plusvalenza possibile. Essendo un titolo corto, il prezzo non andrà lontano rispetto ai livelli attuali.
C’è una nota importante sullo stacco della prima cedola semestrale. Essa avverrà, ovviamente, in data 15 aprile 2025. Ma sarà “corta”. E ciò si deve al fatto che l’emissione del BTp a 3 anni è avvenuta il 15 novembre scorso. Da quel giorno ne trascorreranno 151 fino alla data del primo pagamento e su un semestre di 182 giorni (15-10-’24/15-04-2025). Dunque, il tasso sarà non dell’1,35%, come in ciascuno dei successivi semestri fino alla scadenza, bensì dell’1,120055%. Parliamo di 11,20 euro per ogni lotto minimo di 1.000 euro. Al netto dell’imposta, faranno 9,80 euro.
BTp 3 anni, ecco la cedola semestrale effettiva
Il discorso si complica ulteriormente. Il regolamento degli ordini in asta sarà in data 16 dicembre, cioè a 31 giorni dall’emissione (dietimi, in gergo). In quel giorno l’investitore dovrà versare al Tesoro quanto dovuto in base al prezzo di aggiudicazione sul capitale prenotato.
Tirando le somme, chi all’asta di questa settimana acquisterà il BTp a 3 anni, ad aprile incasserà una cedola lorda di 11,20 euro (netta di 9,80 euro), ma al Tesoro dovrà versare 2,30 euro in più rispetto al prezzo per via degli interessi non spettanti. Il tasso lordo semestrale sarà effettivamente di 8,90 euro. Corrispondono ai 120 giorni di possesso dal 16 dicembre al 15 aprile.