Il Tesoro lancia il CcTeu 15 ottobre 2031 tramite un concambio

Tramite un concambio sindacato affidato alle banche il Tesoro emette il nuovo CcTeu con scadenza il 15 ottobre 2031.
1 anno fa
1 minuto di lettura
CcTeu 2031, tasso prima cedola

Il Tesoro ha appena lanciato il CcTeu 15 ottobre 2031 attraverso un concambio sindacato. Ha affidato l’operazione a Monte Paschi di Siena, BNP Paribas, Intesa Sanpaolo, Unicredit e gli altri specialisti in titoli di stato. L’importo emesso è stato di 5 miliardi di euro e 3,61 miliardi sono stati subito impiegati per riacquistare cinque titoli di stato in scadenza tra il 2023 e il 2025. Trattasi dei seguenti:

  • BTp 01/10/2023 cedola 2,45% (ISIN: IT0005344335), 465 milioni di euro, prezzo di riacquisto 99,722;
  • BTp 15/10/2023 cedola 0,65% (ISIN: IT0005215246), 349,999 milioni di euro, prezzo di riacquisto 99,187;
  • BTp Italia 20/11/2023 cedola 0,25% (ISIN: IT0005312142), 796,8 milioni di euro, prezzo di riacquisto 99,37;
  • CcTeu 15/12/2023 (ISIN: IT0005399230), 1,4 miliardi, prezzo di riacquisto 100,323;
  • CcTeu 15/04/2025 (ISIN: IT0005311508), 599,995 milioni, prezzo di riacquisto 101,555.

CcTeu 2031, rendimento ed Euribor

Il nuovo bond offre una cedola pari all’Euribor a 6 mesi più uno spread di 115 punti base o 1,15%.

Il suo prezzo di emissione è stato di 99,93 centesimi. Pertanto, il suo rendimento lordo alla scadenza, al netto della componente indicizzata, risulta essere intorno all’1,15%. La data di godimento è stata fissata per il 15 aprile 2023. In altre parole, il CcTeu 2031 produce interessi a partire da quel giorno. Allo stato attuale, l’obbligazionista che lo acquista ha diritto a 2 mesi e mezzo di interessi, per cui dovrà versare al venditore (lo stato, in occasione del concambio) il relativo rateo.

Il BTp 1 dicembre 2031 offriva ieri un rendimento del 3,79%. Pertanto, il CcTeu 2031 offre inizialmente quasi il 2,65% in meno. Questa differenza corrisponde all’Euribor a 6 mesi mediamente scontato dal mercato per i prossimi quasi otto anni e mezzo. Considerate che questo tasso viaggia sopra il 3,90% nelle ultime sedute. Questo significa che gli obbligazionisti ritengono che scenderà in media dell’1,30% entro la scadenza del titolo.

Chi acquisterà il CcTeu 2031 sul secondario, di fatto scommetterà sui tassi. All’investitore converrà che l’Euribor a 6 mesi resti alto o che continui a salire. E’ il contrario di quanto sperino gli altri obbligazionisti.

Un rialzo dei tassi, in effetti, corrisponde al calo dei prezzi dei bond posseduti. Per un cassettista il trend è insignificante, non per quanti volessero uscire dal mercato rivendendo i titoli.

[email protected] 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

sul tema OBBLIGAZIONI

cartelle rottamazione
Articolo precedente

Rottamazione cartelle. Ritiro domanda di sanatoria e pagamenti a rate in corso

Inflazione italiana giù a giugno
Articolo seguente

L’inflazione italiana sta scendendo, ma attenti all’effetto base: cos’è e perché è importante conoscerlo